BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Lozzo di Cadore: che parta o non parta il porta a porta?

9 Gennaio 2011 Digo la mea maglia-nera, porta-a-porta, raccolta-differenziata

Il commento lasciato da porta a porta sull’articolo” Quelli della maglia nera …” (a cui ha dato breve risposta un successivo commento di Emilio) mi ha fatto venire in mente che la minoranza, nel proprio programma elettorale per la parte relativa alla gestione dei rifiuti, chiariva che era intenzionata a:

  • introdurre la raccolta differenziata a peso che consente un risparmio per il contribuente e l’eliminazione dei cassonetti;

Segnalo doverosamente che è stata la minoranza a mettere in luce la vergognosa verità della maglia nera attribuita dalla Regione Veneto al nostro comune, verità che ha poi travolto il sindaco che altro non ha potuto fare che chiamare a sé le pecorelle smarrite e dir loro che bisognava iniziare a differenziare.

Un po’ più tiepidi quelli di Lozzo Viva che nel loro programma dicono ma non dicono, vorrebbero ma non sanno, e si rifugiano quindi nella “opportunità o meno di“. Inoltre chiamano in causa la Eco-Lord per avere risposte (lupus in fabula). Inoltre hanno dalla loro un sindaco che già sapeva (non poteva non sapere) del nostro status di “maglia nera del Veneto“:

  • pensiamo siano maturi i tempi per riflettere insieme sull’opportunità o meno di passare ad un sistema di raccolta differenziata spinta con il “porta a porta”.

Toccante, poi, il seguente passo:

… Quando conosceremo questa differenza (quella tra i costi della attuale raccolta e del porta a porta, ndr) decideremo insieme ai cittadini di Lozzo e a quelli di tutti i Comuni che compongono la Comunità Montana del Centro Cadore. Sicuramente studieremo poi un sistema di pagamento della tassa sui rifiuti che tenga conto non solo della superficie degli immobili ma anche della quantità di rifiuti conferiti. Solo così questa tassa può essere equa.

Chissà, forse nel concetto di “decideremo insieme ai cittadini ” era prevista una consultazione referendaria. Segnalo inoltre che deve essere stato il concetto di equità espresso poc’anzi ad aver spinto il sindaco a togliere il 30% di sconto alla tarsu pagata dai non residenti (il 30% di sconto equivale a ritenere che i “non residenti” risiedano per 8 mesi all’anno, quindi ben oltre la realtà dei fatti).

Ma è il sindaco De Carlo, a nome di tutta la Comunità, a chiarire che il “porta a porta” è allo studio e partirà come esperimento pilota a Grea. Di lui ci possiamo fidare.

Ebbene sì, caro commentatore “porta a porta”, credo tu abbia regione. Bisognerà farne 9 di premi Nobel “ex aequo” per la differenziata, uno per ogni sindaco. Meglio tardi che mai (anche se non è detta l’ultima parola).

Un mio parere finale. Se la discarica di Mura Pagani non fosse stata chiusa, a quest’ora nulla sarebbe cambiato. Non è quindi un afflato ecologista quello che spinge i nostri sindaci, ma la cacca che sta per arrivare al collo. Puzzava da anni e tutti ne sentivamo l’incombente presenza. Ora ce la dobbiamo togliere di dosso. Il problema più grave era convincere i sindaci. Per fortuna è arrivata anche la maglia nera. Non la maglia in sé, che vestivamo da due anni senza saperlo, ma la spinta dell’onta. Ora ci aspetta solo un futuro radioso. Chi è stato due anni nella merda, si accontenta di poco.

Tuttavia, non illudiamoci: il “porta a porta” non è un servizio che costa necessariamente meno. E’ semplicemente un servizio che fa pagare in base al rifiuto secco prodotto e, quindi, ha l’enorme merito di spingere il cittadino a differenziare (oltre ad essere equo nel senso di “pago in relazione a ciò che produco”). Date queste premesse, per un comune piccolo come il nostro, non dovrebbe essere difficile in un futuro non lontanissimo svettare fra i comuni “ricicloni”. Tanto più ora che “quelli della maglia nera” si sono decisi ad introdurre la tolleranza zero.

-3 all’11 gennaio 2011, una data storica per tutti i bellunesi

8 Gennaio 2011 Autonomia, Cadore - Dolomiti autonomia, referendum-autonomia

La raccolta delle 17.500 firme presentate al Consiglio provinciale è stato il primo passo.

La decisione del prossimo 11 gennaio sarà il secondo. E dovrà essere un passo avanti. Magari all’unanimità.

Poi sarà Referendum (se la Corte di Cassazione non avrà niente da eccepire). E se sarà Referendum, dovrà essere un SI all’Autonomia dilagante.

Bim Natale e Bim anno nuovo a tutti

5 Gennaio 2011 Politica nostrana bim, local-politik, sviluppo-montagna

BIM. Bacino imbrifero montano. Ce ne sono in tutta Italia. Il nostro è un consorzio di 67 comuni bellunesi.

In virtù dei sovracanoni idrici, nelle casse del BIM sono giunti dei soldi, senza peraltro che nessuno del BIM muovesse un dito.

E’ un po’ come se Babbo Natale avesse portato 67 panettoni. Qualcuno più grande degli altri, certi con canditi, altri senza. Ma pur sempre 67 panettoni. Ed ora il BIM Natale distribuisce i panettoni ai consorziati.

E lo fa sapere in questo articolo.

Dopo aver alimentato il carrozzone, dopo aver stipendiato i politici che si arrovellano a tenerlo in piedi, il BIM distribuisce i “panettoni” ai comuni che lo costituiscono. Ne siamo deliziati. Avevamo il dubbio che li usassero nei casinò, ora siamo rincuorati. I soldi sono usati sul territorio. Una genialata da guinness.

Fin qui, quelli del BIM non hanno ancora fatto niente. Ma nell’articolo celebrativo c’è un messaggio in parte subliminale e in parte autocastrativo. Bisogna riconoscere che hanno l’onestà di ammettere che le entrate derivano dai sovracanoni, ed in virtù di questo passano, ed è qui che spunta la castrazione, “nuovamente dalle parole ai fatti”. E’ la prima ammissione pubblica: il BIM è finora vissuto di parole. Adesso che Babbo Sovracanone Natale ha portato qualche soldino riesce anche a fare qualche fatto.

Fra tante “fatte”, dette e fatte, questa inaugura l’anno nuovo. Ce ne saranno altre, di “fatte”, basterà aspettare.

Quelli della maglia nera. Lozzo di Cadore, sui rifiuti tolleranza zero.

2 Gennaio 2011 Criticarium, Politica nostrana blozzip, local-politik, maglia-nera, raccolta-differenziata

Il sindaco sulla differenziata: «Il 15% della popolazione non smaltisce bene». Le malattie del ricambio non risparmiano proprio nessuno.

«C’è ancora però un 15% della popolazione che non ha comportamenti accettabili vanificando in parte lo sforzo degli altri abitanti». E’ lo zoccolo duro di “Per la Gente di Lozzo” che si ostina a volere il porta a porta.

Questi irriducibili del 15% si riconoscono subito perché continuano a comprare, pur fuori stagione, tonnellate di angurie che poi riversano, intere, nelle campane della carta.

Tolleranza zero a Lozzo nei confronti di chi non conferisce i rifiuti in modo corretto. D’ora in poi dovranno essere rigorosamente buttati nei cassonetti.

Che vita del cazzo ragazzi. Uno porta per due anni orgogliosamente la maglia nera della differenziata e poi ti vengono a dire che è andata fuori moda. Roba da non credere.

Il sindaco di Zozzo di Cadore, il paese che per almeno due anni ha detenuto il primato di comune più sporco del Veneto, si è dunque finalmente deciso a fare un po’ di pulizia.

Durante l’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha deciso che d’ora in poi punirà senza mezze misure chi verrà beccato a non differenziare. Il sindaco sta già organizzando il personale addetto al controllo. Ha già in mente il nome: le ronde zozzesi.

Le prime ronde saranno composte dai più fedeli. Saranno in tre: uno vede, uno sente e l’altro parla. Se c’è da stendere un verbale …. beh c’è sempre l’assessore competente. Il successo è quasi garantito.

«Da quando abbiamo introdotto il nuovo sistema di raccolta – spiega il sindaco Mario Manfreda – gran parte della cittadinanza ha risposto molto bene». L’altra parte differenziava già.

Il “nuovo” sistema di raccolta è in corsa per ottenere il primo premio come miglior idea del 2010. Al momento il premio è conteso da un’altra idea grandiosa: “se spegni la luce consumi meno corrente”. Sarà un arrivo sul filo di lana.

Se tanto mi dà tanto, quando faranno il porta a porta bisognerà proporre il sindaco per il Nobel della differenziata. E allora si che la lettura delle bibbia avrà svelato l’ultimo dei misteri terreni. Ed ecco che, ancora una volta, gli ultimi (ad accorgersi del porta a porta) saranno i primi.

Il “nuovo” sistema recentemente adottato risulta già superato da quello “vecchio” avviato sperimentalmente nel 1992 con l’introduzione da parte della amministrazione Silvano Da Pra della campana dell’umido “personal composter” (metodo importato da un venditore di occhiali da un lontano villaggio norvegese). Da allora nessun altro sindaco se n’era accorto.

Il Comune di Lozzo in questi mesi ha raggiunto il 61,34% di raccolta differenziata, un dato importante. Gli abitanti di Lozzo hanno tutti i capelli visibilmente più lucenti.

Il dato del 61,34% è stato comunicato dalla Eco-Lord di Lordarone, ed è quindi degno della massima fiducia. Un nome, un programma.

«Siamo ambiziosi su questo punto – prosegue Manfreda – e con il nuovo anno vorremmo raggiungere oltre il 70%».  Basta fare due parole con la Eco-Lord e te lo concedono anche per quest’anno, se proprio ci tieni.

Il segretario comunale, durante l’ultimo consiglio, ha fatto sapere che l’applicazione delle sanzioni è subordinata alla preparazione di un regolamento. Il gelo più profondo è sceso sull’assemblea. Il solo a saperlo scrivere è la guardia comunale.

Il sindaco, tuttavia, è riuscito a scriverne il titolo: Regolamento.

Uno o due consiglieri hanno fatto presente che il controllo e le sanzioni potrebbero essere espletate dalla guardia comunale. Il sindaco ha seccamente risposto che non ci sono soldi per assumere una guardia comunale.

Altri due consiglieri hanno tentato di far sapere al sindaco che la guardia comunale ce l’abbiamo già. Il sindaco, sorridendo e scrollando paternamente la testa, ha proferito: “sempre a scherzare questi burloni eh!”

La bandiera nera di ultimi nella differenziata che dal 2008 drappeggia sul balcone del municipio insieme a quella italiana, del leone di S. Marco e della UE, potrà finalmente essere ammainata.

Ponte nelle Alpi primo in Italia nella differenziata. Lozzo di Cadore ultimo in Veneto. Qual è l’elemento distintivo. Tentiamo un azzardo: l’amministrazione comunale?

Il sindaco e tutta la giunta hanno approntato un presepe nell’atrio del municipio. Il bambin Gesù è adagiato in un cassonetto. I tre Re Magi, invece dei classici oro, incenso e mirra, portano in dono plastica, vetro e umido.

Per un incauto lapsus freudiano anche i dipendenti comunali avevano iniziato a rispondere al telefono con: “Pronto, comune di Lordo di Cadore, posso esserle utile?”

Le pene saranno particolarmente aspre nei confronti del capogruppo della minoranza che si è permesso di far sapere al mondo che il nostro comune è maglia nera nella raccolta differenziata in Veneto (due anni consecutivi, forse tre).

Il sindaco di Lozzo, inebriato dagli ultimi dati riguardanti la raccolta differenziata, sembra abbia detto, copiando quanto già affermato dal collega di Calalzo: “dal mio predecessore ho indubbiamente ereditato una situazione pesante ….”. Indubbiamente.

Ancora niente da fare per lo spot su Tele Belluno che prevede un membro della giunta lozzese come testimonial. Nello spot doveva dire con tono rassicurante “Io riciclo, io differenzio”. Rivolto alla telecamera non ha saputo dire altro che “Io Tarzan, tu Gein.

Per venire incontro a chi vive fuori del paese e torna per pochi giorni, avendo tolto ad essi lo sconto del 30% sulla tarsu, il sindaco ha concesso loro un bonus. Prima di tagliar loro le mani potranno quindi sbagliare almeno una volta.

Alcuni nostalgici della fiamma tricolore, saputo del traguardo raggiunto da Zozzo di Cadore nella differenziata, hanno intonato sommessamente “Maglietta nera, bell……”

Lozzo di Cadore, sindaco alle prese con interrogazione su Fraina: non basta più Babbo Natale, qui ci vuole l’esorcista

29 Dicembre 2010 Digo la mea, Politica nostrana local-politik, non-trasparenza, risposte-del-sindaco

Sempre tanto, tanto tempo fa, la minoranza di Per la Gente di Lozzo presentò una interrogazione relativa allo stato in cui versa la sorgente di Fraina a Pian dei Buoi.

Da allora buio completo. In barba alle disposizioni che prevederebbero uno straccio di risposta entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda.

Capirete quindi che di fronte a questa situazione, anche facendo intervenire Babbo Natale, non si andrebbe, ragionevolmente, molto lontano. Ci vuole dunque un salto di qualità. Qui ci vuole l’esorcista.

Mi aspetto che qualcuno candidamente sostenga che il problema è forse del Bim (trattasi infatti di sorgente). Sottolineo che più di qualche domanda non avrebbe comunque niente a che fare con il Bim e la gestione idraulica, essendo di pertinenza esclusiva del sindaco. Tuttavia saremmo baciati dalla fortuna essendo il nostro sindaco sul libro paga dell’ente Bim e nella condizione di poterci, in qualche modo, agevolare (per quanto riguarda la risposta). Resta fermo il principio che poco mi interessa chi il sindaco dovrà interpellare per elaborare una risposta. So per certo che è lui a doverla dare alla minoranza.

C’è anche scritto, sulla interrogazione: “al sig. Sindaco e assessore competente ….”.

In attesa che l’esorcista compia l’atto purificatore che consenta finalmente al sindaco di Lozzo di elaborare uno straccio di risposta, mi raccolgo in serena preghiera.

Caro Babbo Natale, potresti aiutare il sindaco di Lozzo di Cadore a rispondere alla interrogazione sul federalismo demaniale?

27 Dicembre 2010 Digo la mea non-trasparenza, pubblicazione-delibere, risposte-del-sindaco


Non so se iniziare con “C’era una volta” … oppure con … “Tanto tempo fa …”.

Tanto tempo fa (28.05.2010) la minoranza  presentò una interrogazione relativa alle implicazioni che potrebbe avere per il nostro comune l’applicazione del decreto sul federalismo demaniale.

L’interrogazione si presenta piuttosto articolata e l’amministrazione viene a sapere della possibile esistenza di particelle demaniali di cui neanche supponeva l’esistenza.

Il sindaco, travolto da una realtà inaspettata, si prende una “mazzata in testa” e non riesce ad andare oltre la miserrima risposta che qui potete leggere e che di seguito riporto nella sua parte essenziale.

In risposta all’interrogazione pervenuta in data 28.05.2010 […] considerato la complessità e la delicatezza delle richieste pervenute, è necessario un attento e scrupoloso lavoro di ricerca anche di archivio che è stato avviato. Questo al fine di fornire informazioni precise. Il lavoro richiederà tempo e non appena completato sarà compito dell’amministrazione fornire le risposte richieste.

Da allora ci hanno provato, anche col cane da tartufi, ma niente. Anche il sindaco ci deve aver provato, ma gli sarebbe stato più facile trovare l’acqua nel mare. Quindi, ad oggi, niente si sa. Ecco perché, caro Babbo Natale, ti chiedo un aiutino. Per trarre d’impiccio questo povero uomo che pur sta cercando con tutto se stesso la verità.

Qualcuno potrebbe obiettare che Babbo Natale è già passato. Infatti, io lo sto chiedendo al prossimo, quello che verrà l’anno venturo. Sappiamo che Babbo Natale è una forza della natura ma, considerato il problema che è chiamato a risolvere, dobbiamo dargli tutto il tempo necessario: si tratta quasi di un miracolo. Che un anno sia sufficiente?

foto Flickr (ciocci)

«‹ 681 682 683 684 685 ›»

Commenti recenti

  • GIUSEPPE ZANELLA: "2+2" Tutte le sue argomentazioni si sono inizialmente limitate a contestare il mio ragi…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Io sono aduso a confrontarmi con persone civili e dalla dirittura etica ineccepibile, non…
  • Un lettore: ....come sempre dimostra di voler essere l'unto del signore....che tutto sa.... e che gli…
  • 2+2: Mio caro Giuseppe, innanzitutto, lei non sa per chi ho votato, e se vuole saperlo, non h…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Breve replica a "un lettore". Io non sono 'un leone da tastiera'. I miei interventi, div…
  • Giuseppe: Quindi ,caro Signore "2+2", il suo arzigogolato argomentare la porta a dire che gli asten…
RSS Dolomiti RSS

Naviga nel BLOZ

  • Cerca nel BLOZ con Google
  • Etichette (elenco di tutte le voci)
  • Tutti gli articoli ordinati per data
  • Ultimi 10 articoli per ogni argomento

Pagine

  • BLOZ – Mappa del sito
  • Consigli per la navigazione
  • Elenco delibere comunali
  • Info sul blog
  • Programmi elettorali e bol-com

Etichette - Tag

  • Qui l'elenco completo dei tag usati

Links

  • Antichi Sentieri
  • Danilo De Martin (sito)
  • Dolomitiche
  • Flickr
  • Google+
  • Parco della Memoria
  • PhotoLoz
  • Youtube
logo provincia di belluno
banner della pagina facebook del BLOZ
Tweets di @blozdicadore
Privacy Policy
© BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti 2025
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes