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Voltago: nuova richiesta di referendum per il passaggio in Trentino Alto Adige

20 Dicembre 2013 Autonomia belluno-autonoma, referendum-secessionisti

referendum-fasciac
Della fascia di comuni confinanti con la regione Trentino Alto Adige, stante l’ormai sicuro referendum da “celebrare” in Comelico Superiore e la riproposizione di quello di Voltago, resta momentaneamente fuori Auronzo di Cadore, dove però la raccolta firme iniziata un anno fa è da poco ripresa.

 

 

studio interpretativo di un servizio di A3 (AIT, la nuova startup dei confindustri dolomitici) /2

19 Dicembre 2013 Politica nostrana, Turismo e dintorni AIT, belluniadi, della-confutazione, fare-turismo, marketing-turistico

Accertato attraverso l’algoritmo Mondin che le prenotazioni vanno che è una favola, con cotanto “clima favorevole” ecco spianata la strada all’introduzione della nuova creatura dei confindustri bellu-dollo-mittici, l’Ait:

In questo clima favorevole ecco l’iniziativa di Confindustria Belluno che ha aperto una agenzia di informazione turistica, strumento a disposizione di tutti per dare più forza alle località bellunesi. Il vuoto istituzionale in materia di turismo, la provincia che non c’è, ha indotto gli industriali a spingere verso questo che è un progetto pilota in Italia.

Questa è una agenzia di informazione, chiaramente, che dovrebbe, anzi, raccoglierà tutte le informazioni nell’ambito turistico del nostro territorio e poi viene trasm … siamo collegati con l’ANSA e quindi si darà risalto a quello che succede nell’ambito turistico nel nostro territorio.

Anvedi quello che t’han messo su i confindustri dolomitici: una centrale di raccolta di informazioni aspirate in ogni angolo del territorio che poi sparano todo recto verso l’Ansa che, a sua volta, s’incarica di farle rimbalzare en todo el mundo.  Marshall McLuhan sarebbe fiero di voi. Perché oggi come oggi, va detto, l’informazione è tutto.

Insomma, se a Peaio la pita ha fatto l’ovo, c’è il concreto rischio che si venga a sapere anche fra i Pigmei (c’è sempre uno di loro che ha il terminale Ansa collegato). Le agenzie turistiche, poi, saranno scosse da formicolanti fremiti orgasmici quando verranno a sapere, per esempio, che a Pieve di Cadore c’è un accogliente salottino pubblico con il uaifai libero.

Un consiglio non richiesto a Cappellaro e ai confindustri coinvolti nel progetto pilota: attenti all’overload da informazione (che funziona da scassacazzi); attenti alla qualità delle info, bisogna sempre distinguere il grano dalla pula (sempre); fate content-curation dal primo momento (fatela, fatela, fatela) altrimenti sarà come buttare merdellata su un ventilatore acceso (avete presente?).

L’avventura è già iniziata: l’Ansa ne ha già sparata una (notizia, non cazzata, malpensanti!). Dai primi passi non si può dire che i presupposti siano proprio pirotecnici. Diciamo che, realisticamente, si può migliorare (ma si può anche peggiorare: che vita di m.).

Cortina d’Ampezzo verso l’esaurimento

19 Dicembre 2013 Cadore - Dolomiti, Curiosando, Turismo e dintorni AIT, belluniadi, curiosando, della-confutazione, fare-turismo, marketing-turistico

Scendono in campo i pezzi da 90!:

Natale: Cortina punta a tutto esaurito

Ait Dolomiti,segnali buoni per tutte località Dolomiti bellunesi

(ANSA) – CORTINA, 18 DIC – Cortina d’Ampezzo punta al tutto esaurito per le vacanze di Natale. La Regina delle Dolomiti sembra non temere la crisi, anche se qualche preoccupazione sul proseguimento della stagione c’è. Per il periodo clou di fine anno arrivano comunque segnali incoraggianti. Anche dalle altre località delle Dolomiti bellunesi. Il dato arriva da una analisi sul ‘campo’ di Ait Dolomiti, di Confindustria Belluno Dolomiti.

Ora, ditemi, onestamente: se foste a Cortina, ma anche se foste a Perarolo, non puntereste anche voi al tutto esaurito? Chiaro, no! Voce del verbo puntare, non costa niente. Non tutti hanno ricevuto in dono un Q.I. di 140, ma anche con molto meno in zucca la propensione al tutto esaurito è cosa garantita.

Detto altrimenti: non è che a St. Moritz (o xyz), appena prima delle vacanze di Natale, ti vengono a dire che la crisi è nera e non si vede un cane in giro (anche nell’ipotesi che sia vero). No! Anche a St. Moritz puntano al tutto esaurito!!!

Chiarito questo, ecco svelarsi la sottile strategia comunicativa che già ieri (vedi link a fine articolo), timidamente, si è andata palesando. “Per il periodo clou di fine anno arrivano comunque segnali incoraggianti. Anche dalle altre località delle Dolomiti bellunesi. Il dato arriva da una analisi sul ‘campo’ di Ait Dolomiti, di Confindustria Belluno Dolomiti“.

Beninteso: “Anche dalle altre località delle Dolomiti bellunesi”.

Mettete bene a fuoco: “Il dato arriva da una analisi sul ‘campo’ di Ait Dolomiti, di Confindustria Belluno Dolomiti”.

Ho motivo di credere – posso sbagliarmi – che in questo caso “il campo“, in attesa che la neonata Ait Dolomiti dei confindustri sventagli su ogni angolo del territorio bellunese tutti i suoi tentacoli, sia un mondin a caso. E in questo caso il mondin a caso è proprio Mondin.

sto-esaurito

(immagine: immaginidivertenti.org)

Cortina d’Ampezzo resta la Regina (ma per un pelo eh!)

19 Dicembre 2013 Curiosando curiosando, scripta-manent, tra-le-righe

Titolo dal blog di Radio Club 103:

TURISMO NEL BELLUNESE – CORTINA RESTA LA REGINA, SEGUONO LIVINALLONGO E FALCADE

e giù la classifica delle località del Veneto per numero di presenze turistiche. Cortina è prima in provincia, quindicesima in regione. Ma è quel RESTA, ad inquietare. E’ messo lì come una spina tra due dita del piede. Una scheggia semantica destinata ad angustiare il resto della tua giornata, fors’anche a turbarti il resto della settimana, nella speranza che tale pena venga sopita dal giorno del Sole (quello che precede il giorno della Luna). Con questo RESTA Umberto Eco ci potrebbe infarcire un romanzo intero.

Perché RESTA, in questo caso, ha un sibillino carattere dubitativo. Resta ma, par di capire, avrebbe potuto non restare. Non è un resta saldamente in testa. E’ un resta nonostante tutto, è un anche per questa volta resta.

Giunge però in sollievo il successivo testo a dirimere la questio. Perché alla fine te lo dicono che Cortina ha poco più di un milione di presenze (qui post per gli amanti delle classifiche), mentre Livinallongo e Falcade seguono con più o meno 300.000 a testa (son sotto di tre volte tanto). Quindi è chiaro, no, che quel resta è granitico, non è spodestabile. A meno che un meteorite non riduca la conca ad un cratere lunare o che la peste bubbonica deturpi il lieto trascorrere degli ampezzani.

E’ un po’ come dire che il T. rex … resta carnivoro.

t_rex_400

(immagine: comicvine.com)

studio interpretativo di un servizio di A3 (AIT, la nuova startup dei confindustri dolomitici) /1

18 Dicembre 2013 Cadore - Dolomiti, Politica nostrana, Turismo e dintorni AIT, belluniadi, della-confutazione, fare-turismo, marketing-turistico

Dunque “buone notizie sulle prenotazioni, quest’anno i turisti arrivano prima!”

E uno pensa subito ad un fulmineo sondaggio ottenuto con sofisticati algoritmi, sguinzagliati in un megacervellone elettronico a cui sono stati dati in pasto terabyte di dati ruminati – ma che dico – macinati i quali, boom ecco la notiziona:

Vigilia di vacanze di Natale con buone notizie sulle prenotazioni: quest’anno i turisti arrivano prima, e grandi aspettative per l’andamento stagionale.

Le vacanze di Natale: mai come quest’anno prima della fine dell’anno, normalmente io facevo i tre giorni a cavallo del capodanno, quest’anno io … ho diverse prenotazioni anche proprio fra Natale e fino al 29, 30 diciamo. Speriamo che non sia solo la meteora (k@xw#yk*x) ma che continui tutto l’inverno.

E invece no. Plausibilmente l’algoritmo è lo stesso Mondin, albergatore e president of Consorzio Dolomiti Turismo intervistato alla bisogna (dimenticatevi le flottiglie di giovani peones “sottoproletariati”, stipati in un call center piazzato in un muffoso sottoscala a far roventi telefonate alle nostrane perle dell’accoglienza dolomittttica. no, niente di tutto questo! basta e avanza Mondin, mister sondaggio in carne e ossa).

(ma c’è la sorpresa: tutta questa scenografia – ci fosse stata anche Rossella O’ Hara ci poteva scappare la lacrimuccia – deve introdurre la nuova creatura dei confindustri bellu-dollo-mittici; ma per questo, il carpiato con avvitamento di Cappellaro e il salto nell’anello di fuoco di Da Rold dovrete aspettare la prossima puntata)

Intanto, godetevi il primo pezzo del servizio:

Nooo! Il pippotto di fine anno da uno così no, neanche sotto tortura

18 Dicembre 2013 Criticarium Itaglia basta-casta, della-confutazione, europatia, itaglia, no-euro, politicanti, repubblica-bananiera, retorica-unità-italia

Scorrendo i titoli delle “notizie” che mi propone il mio aggregatore mi sono imbattutto in:

Il 31 dicembre io Napolitano non lo vedrò. E voi?

No, dico, qui sfondi una porta aperta. Fu così alla fine del 2011 e naturalmente nel 2012 (veramente non ho mai trovato la forza per sorbirmi le panzane presidenziali anche negli anni precedenti, ma delle due situazioni evidenziate ne è rimasta traccia).

Nooo! Il pippotto di fine anno da uno così no, neanche sotto tortura.

Agli articoli presidenziali elencati ai link segnalati, vanno aggiunti nel 2013 Napolitano: come correva veloce inseguito dalla tv tedesca (riedizione nostalgica di un film già visto) e l’offesa più grande rivolta a Napolitano (quale garante della costituzione, ahahah).

Fra i monitetti, monitini e moniti facenti capo a Napo Capo (scusate il bisticcio di parole), segnalerei quanto monitato di recente ed oggetto d’analisi dell’editorialista Ambrose Evans-Pritchard che dal Telegraph (attraverso Voci dall’Estero: Telegraph: Il Presidente Italiano teme un’insurrezione violenta nel 2014, ma non propone nessun rimedio) sottolinea (grassetto mio):

[…] “La recessione sta ancora mordendo duro, e c’è la sensazione diffusa che sarà difficile sfuggirle, e trovare il modo per tornare alla crescita” ha detto.

Ma ora, quale potrebbe essere la causa di tutto questo? Potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto centrale e prioritario che l’Italia ha una moneta sopravvalutata del 20% o più, all’interno dell’Unione Monetaria Europea: che è intrappolata in un sistema di cambi fissi stile anni ’30, gestito da una banca centrale anni ’30, che sta lì a guardare (per motivi politici) mentre l’aggregato monetario M3 ristagna, il credito si contrae e la deflazione incombe?

Napolitano non offre alcuna risposta. Ex stalinista, che ha applaudito all’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956 (un peccato giovanile), Napolitano da tempo ha manifestato il suo fervore ideologico a favore del progetto UE. Egli è per natura incapace di mettere in discussione le premesse dell’unione monetaria, quindi non aspettatevi nessuno spunto utile dal Quirinale su come uscire da questa impasse.

[…] Senza arrivare al punto di lanciare l’allarme sul rischio che corre lo Stato italiano stesso, ha detto che la crescente minaccia delle forze insurrezionali deve essere affrontata. La legge deve essere rigorosamente rispettata. Il paese deve andare avanti con disciplina. “L’Europa ci sta guardando“, ha detto. […]

Riuscite a immaginare il Nap che diventa un No-Euro? Naaaaaa!! E’ più facile che la Terra si fermi e si metta a girare nel senso opposto all’attuale. Dunque “L’Europa ci sta guardando“, ed è vero. Ci sta guardando andare a fondo. Quello che non ha ancora capito – l’Europa austera -, è che a fondo c’andiamo assieme (se rimaniamo attaccati alle asciutte mammelle dell’euro).

(secondo voi, il Nap starà mica godendo di nascosto – vedi riflusso ungherese del 1956 – del fatto che lo zar Putin si è fagocitato-comprato l’Ucraina assieme alle sue scialbe aspirazioni europeiste?)

 

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