BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

come cambia nel tempo la raccolta differenziata a Lozzo di Cadore

22 Marzo 2011 Politica nostrana local-politik, maglia-nera, non-trasparenza, promesse-mancate, raccolta-differenziata

E’ solo grazie ai cittadini se la raccolta differenziata si sta avviando alla normalità. Questo è il titolo del post pubblicato sul blog di Per la Gente di Lozzo ed il senso di un loro articolo apparso recentemente sul Corriere delle Alpi. In tale articolo la minoranza spiega che:

«Noi avremmo voluto che il sindaco, invece di avventurarsi in confronti con le altre realtà centro cadorine, confronti oggi così poco lusinghieri se solo si pensa al nostro “tenebroso” passato, si ricordasse di accennare al fatto che fu la minoranza che nel consiglio comunale del 22 dicembre 2009 denunciò apertamente questa situazione come insostenibile. A quel tempo chiudevamo la nostra articolata denuncia con l’auspicio che a livello regionale il paese fosse considerato per cose positive e non negative»

A me le infografiche piacciono un casino. Dedico questa infografica sull’evoluzione della raccolta differenziata a Lozzo di Cadore al nostro caro sindaco. Così è come la vedo io e, finora, la Regione Veneto. Come cittadino pretendo che il sindaco si scusi con tutta la cittadinanza per aver sottovalutato un problema importante come la raccolta differenziata, almeno per il perido 2007, 2008, 2009, e parte del 2010. Può essere che l’abbia fatto sul bolcom in distribuzione, a me non è ancora arrivato: sarebbe una bella cosa.

La Gente di Lozzo, oggi, è uguale a quella che differenziava nel 2007, anche il sindaco è sempre quello. La differenza, allora, qual è? Mi sono forse perso qualcosa? O è bastato dire alla “marmaglia” che stava andando ad Ovest che, invece, bisognava andare ad Est?

Ehhh, non ci sono più i timonieri di una volta!

Note: l’attribuzione di “sotto al 35%” valida per il 2007 non è detto che lo sia, a rigore, anche per i due anni successivi, in ragione del fatto che con l’avanzare degli anni la soglia per la conquista della maglia nera viene spostata dalla normativa regionale in avanti a scatti del 5%. In ogni caso, questo è evidente come il sole, la % è stata comunque tale da permetterci di vestire con orgoglio la maglia nera. Personalmente non vedo alcun motivo per pensare a percentuali di differenziata diverse per gli anni 2007-2009: nessuno infatti è intervenuto, a cominciare dal sindaco, per incoraggiare comportamenti diversi da qualli “abituali”.

Per lo stesso motivo non è detto che il prossimo marzo 2012 la Regione Veneto non ci comunichi, a valere per il 2010, la conquista della quarta maglia nera, essendo che il sindaco sull’argomento si è svegliato solo nella tarda primavera e la gente non sarà subito andata “a regime” (secondo me ce la caviamo per un soffio).

Credo di non avere il bisogno di lincare le pagine in cui si certifica la maglia nera a Lozzo di Cadore, o c’è qualcuno che non ci crede ancora? Per quanto riguarda la denuncia della minoranza (oltre al consiglio comunale del 22 dicembre 2009) si può consultare questo l’articolo. Per la dichiarazione del 61% si veda qui, per quella del 70% qui.

anche nel terzo millenio lo Stato italiano si rivela un voltagabbana

21 Marzo 2011 Digo la mea itaglia

Là fuori c’è un’Italia che fa schifo. Preciso, uno Stato italiano che fa schifo. Uno Stato di voltagabbana.

E’ così da sempre. Hanno appena finito di spegnere le candeline del 150° anniversario di quella che chiamano “unità d’Italia” e non hanno trovato niente di meglio che festeggiare dichiarando guerra alla Libia, contravvennendo con ciò (altrimenti non saremmo dei veri voltagabbana) al Patto di Amicizia siglato recentemente con questa nazione.

Articolo 4
Non ingerenza negli affari interni
1. Le Parti si astengono da qualunque forma di ingerenza diretta o indiretta negli affari interni o esterni che rientrino nella giurisdizione dell’altra Parte, attenendosi allo spirito di buon vicinato.
2. Nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l’Italia non userà, ne permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia e la Libia non userà, né permetterà, l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro l’Italia.

Certo, Gheddafi non è uno stinco di santo, ma la vicenda va letta con sufficiente apertura mentale: perché l’Onu e gli Stati del mondo che ora accorrono come mosche richiamate dalla puzza del petrolio, non sono stati tanto solerti quando nel Darfur, per fare un solo esempio, succedeva il finimondo? E in Cecenia, Tibet e Ruanda?

Del resto, è stato per merito di una fulgida figura di questo Stato, tale Badoglio, se al mondo è apparso il nuovo verbo “to badogliate” che, come sottolinea Patricelli (Settembre 1943, Laterza) identifica una “azione maldestra, ambigua, pasticciata, furbastra, venata di tradimento: qualcosa di molto italiano secondo i peggiori luoghi comuni sulla propensione agli intrighi e alla doppiezza”.

Con queste limpide premesse, da questo Stato italiano, ci si poteva aspettare forse qualcosa di meglio?

Decoro urbano a Lozzo di Cadore: ma nel rispetto dell’ambiente!

21 Marzo 2011 Criticarium blozzando, Decoro urbano, lavori-pubblici

Leggo e annoto, poi magari scrivo. Annoto, oltre alle cavolate, le varie ipocrisie, più o meno vergognose. Come questa dove il nostro capo tribù mutua dal mondo politico nazional-regionale il peggiore degli stereotipi, quello eco-ambientalista. Lo dicevo, qualche tempo fa, che anche il secondo articolo della Nives (vedi Nives e l’offerta mediatica 2×1) non poteva non contenere spunti satireggianti.

Ordunque, in questo ormai “vecchio” articolo il nostro capo tribable, in riferimento ai lavori di decoro urbano che dovrebbero partire a breve, questo ha detto, onorando il totem ambientalista:

«Speriamo da questo intervento di ottenere un paese di qualità, nel rispetto dell’ambiente. …»

Non sospettavo che dietro quella dura scorza ci fosse un uomo con sì nobili attenzioni nei confronti dell’ambiente. Forse nel manualetto dei sindaci c’è scritto di inserire, ogni tanto, un confettino per tutti gli ambientalisti, così che serbino un ricordo caloroso ed evergreen del dettato pro-natura.

Immagino che l’asfalto che verrà utilizzato nel decoro urbano non conterrà idrocarburi aromatici policiclici ma essenza di bergamotto, così come presumo che se vi sarà bisogno di una betoniera per fare un piccolo getto di cemento (ecologico), la stessa sarà a trazione elettrica. E così le vernici saranno a base di olio di semi di lino …

Gli interventi, sono per caso improntati anche ad un altro usatissimo totem contemporaneo, quello della sostenibilità?

In attesa del “decorino”, il bolcom del Min.Cul.Loz non ancora giunto ad allietarmi, sottolineo che tutto ciò ha comunque contribuito a generare in me uno stato d’animo che può essere riassunto ed esemplificato dalla seguente immagine.

Foto: (knucklesunited.com)

le careghe e i compensi del Bim Consorzio e dei cloni Infra e Gsp

19 Marzo 2011 Politica nostrana acqua, bim, bim-gsp-buco-dell-acqua, libera-informazione, local-politik, sindakos

Alien. Quell’orrendo mostro del Bim Consorzio, che tutti gli amministratori al suo libro paga si affannano a descrivere con fattezze umane, ha dei cloni altrettanto orrendi che si chiamano, amichevolmente, Infra e Gsp.

Quest’ultimo annovera amministratori in grado di svolgere il ruolo attribuito dalla sacre scritture a Mosè, quello di dividere le acque perché il popolo bellunese possa essere traghettato in lidi più felici. Oltre a dividere le acque hanno acquisito anche la capacità, che Mosè non aveva, di fare i “buchi nell’acqua“, sempre a vantaggio dei bellunesi.

Sembra, peraltro, che per fare questi buchi non abbiano chiesto compensi, li avrebbero infatti realizzati gratis. Cosicché il bellunese può, perlomeno, non essere angustiato da ulteriori aggravi di spesa.

Un innocente commentatore del BLOZ, @Nardei Gianluigi, forse in vena di scherzare, ieri ha postato un laconico commento chiedendomi, forse perché ho le apparenze del “salvatore”, se si poteva chiarire in qualche modo quanto sia l’ammontare dei compensi percepiti dagli amministratori di questi carrozzoni. La mia non è stata una risposta di convenienza, ma ho dovuto ammettere che la materia andava approfondita perché, nonostante i dettami della legge 296 del 2006 e le norme per la trasparenza introdotte da Brunetta, sui siti ufficiali dei mostri alieni niente si trova riguardo ai compensi relativi alle varie careghe occupate dalla politicaglia.

Ecco quindi apparire un nuovo commento di @bungabunga che segnala un indirizzo in rete, una vera e propria anomalia spazio-temporale, nel quale si può visionare un documento che riporta i compensi elargiti alle partecipate del comune, dal Bim Consorzio ai cloni Infra e Gsp.

Ho già chiarito che i dati non sono proprio freschissimi (alcuni amministratori non fanno più parte dei consigli), ma le cifre presentate possono aiutare a farsi un’idea del fenomeno. Vi sono tuttavia dei “tranelli” interpretativi che bisogna evitare, per non attribuire compensi che magari sono solo “virtuali”. Per esempio, in virtù del comma 718 della legge 296/2006, i compensi dichiarati non è detto che siano erogati, e non lo sono se la persona che assume la carica in società partecipate è anche amministratore pubblico dell’ente che partecipa la società medesima.

Così come è altrettanto vero che un amministratore di Gsp che siede nel cda di Ascotrade Treviso, Franco Roccon è uno di questi, percepisce un compenso.  Quanto sia questo compenso oggi non è dato sapere perché sul sito di Ascotrade si rinviene solo la relazione al bilancio 2008 in cui si evidenzia, fra le altre cose, che il presidente ha percepito per il periodo dal 29/4/2008 al 31/12 dello stesso anno 50.027 €, mentre ai consiglieri tocca, per lo stesso periodo, la quota di 6.668 €.

Nono Tino, quando non sapeva una cosa, diceva semplicemente “No sei”. Ed io qui devo assumere lo stesso atteggiamento. Mi sembra però impossibile che una qualche seria forza politica non abbia avuto modo di chiarire in maniera lucida ed incontrovertibile questa situazione dei compensi, se non altro alla luce delle vergognose vicende di quest’ultimo periodo legate a Bim Gsp. Ovviamente la dichiarazione pubblica dei compensi percepiti da questi alieni dalle capacità taumaturgiche non ce li toglie dai c….., ma è quanto meno auspicabile anche per correttezza nei confronti di quanti fra loro si stanno immolando (magari senza prendere un quattrino) per darci un futuro migliore.

Non possiamo quindi che metterci in attesa che qualcuno si faccia vivo nei commenti per donarci uno scampolo di verità in questo mare di m…. (non è da escludere infatti che da qualche parte su internet vi sia qualcosa di chiaro sull’argomento).

Nello spazio sottostante riporto i dati pescati al link segnalato da @bungabunga (sito del comune di Valle di Cadore). Ai dati originali ho tolto qualche orpello non significante, che ho contrassegnato con […], ed i dati relativi alla “Società per l’Autostrada di Alemagna”, fuori contesto e comunque a zero compensi. Infine, lo ho già detto e lo ripeto: i dati non sono freschissimi ma da qui si può partire per capirci qualcosa …



Compensi agli Amministratori di Società Partecipate

Legge 27 dicembre 2006, n. 296 articolo 1 comma 735:

“Gli incarichi di amministratore delle società di cui ai commi da 725 a 734 conferiti da
soci pubblici e i relativi compensi sono pubblicati nell’albo e nel sito informatico dei soci
pubblici a cura del responsabile individuato da ciascun ente. La pubblicità è soggetta ad
aggiornamento semestrale. La violazione dell’obbligo di pubblicazione è punita con la sanzione
amministrativa pecuniaria fino a 10.000 euro, irrogata dal prefetto nella cui circoscrizione ha
sede la società. La stessa sanzione si applica agli amministratori societari che non comunicano ai
soci pubblici il proprio incarico ed il relativo compenso entro trenta giorni dal conferimento
ovvero, per le indennità di risultato di cui al comma 725, entro trenta giorni dal percepimento”.

RAGIONE SOCIALE: CONSORZIO DEI COMUNI DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO
DEL PIAVE APPARTENENTI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO

PARTITA IVA: 80000330250

TIPO DI ORGANIZZAZIONE: CONSORZIO

DATA INIZIO: 30.12.1955

DATA FINE: ILLIMITATA (COME DA STATUTO)

ONERE COMPLESSIVO LORDO BILANCIO DI PREVISIONE: 0,00

PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE: 0,00

NOTE (FINALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE): PERSEGUIMENTO DELLO
SVILUPPO EQUILIBRATO DEI COMUNI CONSORZIATI NEL CONTESTO DEL PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE DELLE
POPOLAZIONI IVI INSEDIATE, IMPIEGANDO A TAL FINE LE RISORSE PROVENIENTI DALLA RISCOSSIONE DEI
SOVRACANONI IDROELETTRICI ATTRIBUITEGLI AI SENSI DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 27.12.1953 N. 959.

ELENCO DEI RAPPRESENTANTI:

 

COGNOME E NOME CODICE FISCALE CARICA TRATTAMENTO ECONOMICO LORDO ANNUO
PICCOLI GIOVANNI PCC GNN 58M05 A757K PRESIDENTE 36.069,30
BORTOLOT RENZO BRT RNZ 63L14 Z112A COMPONENTE 16.231,21
CIBIEN GIOVANNI BATTISTA CBNGNN 52P17 I347H COMPONENTE 16.231,21
DALLA CORTE GIAMBATTISTA DLL GBT 41E07 I673Q

 

COMPONENTE 16.231,21
DE CASSAN MAURIZIO DCS MRZ 55P02 H379E COMPONENTE 16.231,21
MANFREDA MARIO MNF MRA 56E27 A425F COMPONENTE 12.173,11
SOMMACAL ELVI SMM LVE 58B24 E588N COMPONENTE 16.231,21

NOTE: SONO INDICATI ANCHE I DATI DEI COMPONENTI DEI C.D.A.
DELLE SOCIETA’ ANCHE SE NON SONO NOMINATI DIRETTAMENTE DALL’ENTE – I C.D.A. SONO NOMINATI DALLE
RISPETTIVE ASSEMBLEE DEI SOCI, SENZA RIFERIMENTO DIRETTO ALLA RAPPRESENTANZA DELLA SINGOLA
AMMINISTRAZIONE, MA CON RAPPRESENTANZA GLOBALE NEI CONFRONTI DI TUTTI I SOCI PUBBLICI PARTECIPANTI.


RAGIONE SOCIALE: SOCIETA’ BIM GESTIONE SERVIZI PUBBLICI S.P.A.

PARTITA IVA: 00971870258


TIPO DI ORGANIZZAZIONE: SOCIETA’

DATA INIZIO: 16.12.2002

DATA FINE: 31.12.2050

ONERE COMPLESSIVO LORDO BILANCIO DI PREVISIONE: 0,00


PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE: 1,49%


NOTE (FINALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE): le finalità della
società, come previste dall’art. 2 dello statuto sono le seguenti:

[…]

ELENCO DEI RAPPRESENTANTI:

COGNOME E NOME    CODICE FISCALE    CARICA

TRATTAMENTO ECONOMICO LORDO ANNUO

 

COGNOME E NOME CODICE FISCALE CARICA TRATTAMENTO ECONOMICO LORDO ANNUO
FRANCO ROCCON RCC FNC 60A21 A757V PRESIDENTE 48.000,00
SANDRO DE  MARCHI DMR SDR 61B25 L909X CONSIGLIERE 18.000,00
GIUSEPPE PEZZE’ PZZ GPP 48L11 A206N CONSIGLIERE 18.000,00
LORIS SCOPEL SCP LRS 50M09 I626Q CONSIGLIERE 18.000,00
MARIO TREMONTI TRM MRA 55D09 G642P CONSIGLIERE 18.000,00

NOTE: SONO INDICATI ANCHE I DATI DEI COMPONENTI DEI C.D.A.
DELLE SOCIETA’ ANCHE SE NON SONO NOMINATI DIRETTAMENTE DALL’ENTE – I C.D.A. SONO NOMINATI DALLE
RISPETTIVE ASSEMBLEE DEI SOCI, SENZA RIFERIMENTO DIRETTO ALLA RAPPRESENTANZA DELLA SINGOLA
AMMINISTRAZIONE, MA CON RAPPRESENTANZA GLOBALE NEI CONFRONTI DI TUTTI I SOCI PUBBLICI PARTECIPANTI.


RAGIONE SOCIALE: SOCIETA’ BIM BELLUNO INFRASTRUTTURE S.P.A.

PARTITA IVA: 009718800257

TIPO DI ORGANIZZAZIONE: SOCIETA’

DATA INIZIO: 16.12.2002

DATA FINE: 31.12.2050

ONERE COMPLESSIVO LORDO BILANCIO DI PREVISIONE: 0,00

PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE: 1,49%


NOTE (FINALITA’ DELLA PARTECIPAZIONE): le finalità della
società, come previste dall’art. 2 dello statuto sono le seguenti:

[…]

ELENCO DEI RAPPRESENTANTI:

 

COGNOME E NOME CODICE FISCALE CARICA TRATTAMENTO ECONOMICO LORDO ANNUO
ZANOLLA BRUNO ZNL BRN 64B18 H124P PRESIDENTE 30.000,00
BULF BRUNO BLF BRN 50E31 L030J CONSIGLIERE 7.500,00
CALVANI GUIDO CLV GDU 54D17 F656L CONSIGLIERE 7.500,00
PONTIL SCALA SILVANO PNT SVN 52D10 I088B CONSIGLIERE 7.500,00
ONGARO RIZIERI NGR RZR 44C11 C458P CONSIGLIERE 7.500,00

NOTE: SONO INDICATI ANCHE I DATI DEI COMPONENTI DEI C.D.A.
DELLE SOCIETA’ ANCHE SE NON SONO NOMINATI DIRETTAMENTE DALL’ENTE – I C.D.A. SONO NOMINATI DALLE
RISPETTIVE ASSEMBLEE DEI SOCI, SENZA RIFERIMENTO DIRETTO ALLA RAPPRESENTANZA DELLA SINGOLA
AMMINISTRAZIONE, MA CON RAPPRESENTANZA GLOBALE NEI CONFRONTI DI TUTTI I SOCI PUBBLICI PARTECIPANTI.


NOTE: SONO INDICATI ANCHE I DATI DEI COMPONENTI DEI C.D.A.
DELLE SOCIETA’ ANCHE SE NON SONO NOMINATI DIRETTAMENTE DALL’ENTE – I C.D.A. SONO NOMINATI DALLE
RISPETTIVE ASSEMBLEE DEI SOCI, SENZA RIFERIMENTO DIRETTO ALLA RAPPRESENTANZA DELLA SINGOLA
AMMINISTRAZIONE, MA CON RAPPRESENTANZA GLOBALE NEI CONFRONTI DI TUTTI I SOCI PUBBLICI PARTECIPANTI.

 

albo pretorio di Lozzo di Cadore e gossip istituzionale

18 Marzo 2011 Informa-Lozzo albo-pretorio, libera-informazione, pubblicazione-delibere

Ora finalmente ho capito perché il sindaco ha sempre odiato visceralmente la pubblicazione degli atti amministrativi su internet. Non era per tenerci all’oscuro, non era per evitare che la gente potesse prendere atto e discutere della vita amministrativa del proprio paese, delle scelte fatte dall’amministrazione. No, non era per questo. Era, essenzialmente, per evitare lo sterile pettegolezzo. E come dargli torto, non siamo mica come quelle “comari” che vanno dal parrucchiere ogni settimana, e non per tenere in ordine i propri capelli, ma per sentire le news e gossipare ossia ciaciarà.

Con l’obbligo imposto dalla normativa nazionale, la pubblicità legale degli atti amministrativi va ora posta online. E’ utile sottolineare che le delibere di giunta e di consiglio ci venivano e ci vengono comunque fornite dalla minoranza di Per la Gente di Lozzo sul proprio sito, che si è surrogata alla stoltezza della maggioranza.

Il meritorio sforzo della minoranza non ha però coinvolto le determine (non ancora) che invece ora devono apparire online per il tempo stabilito dalla normativa.

Qualche mese fa un uccellino mi aveva detto: «Ei sentù che l comun à perso na causa contro un da Loze, sasto algo de pì?». Ci sono migliaia di cause in corso, c’è chi vince e c’è chi perde, chi vince una volta magari perde la volta dopo, così è la vita. Il “gossip” vero non è sapere che il comune ha perso una causa, ma perché l’ha persa. Sapere il perché potrebbe essere utile a tanti altri cittadini posti nelle medesime situazioni.

Ma qui mi fermo, perché volevo solo rilevare che ora, volendo e con un impegno di tempo davvero minimo, si può accedere “anche a cheste puze” istituzionali, direttamente dall’albo pretorio del comune di Lozzo di Cadore. Riguardo a quest’ultimo ho già sperimentato qualche disservizio come mancanza di allegati, che compaiono successivamente, link non funzionanti ecc. ecc., credo dovuti alla messa a punto tecnica del servizio.

Collegamento al file posto all’albo pretorio (determina n.30 del 9 marzo 2011, inserita come pubblicazione n. 120). Siccome al momento in cui scrivo il link non funziona, ecco un collegamento funzionante al documento-determina.

Per vostra comodità, e solo per questa volta, ecco di seguito la pagina della determina.

l’icona del vichingo e l’albo pretorio del comune di Lozzo di Cadore

17 Marzo 2011 Informa-Lozzo libera-informazione, local-politik, non-trasparenza, pubblicazione-delibere


La saga della democraticità del nostro sindaco, della giunta e della relativa componente di maggioranza del consiglio la conoscete già. In questo caso non posso che ritenerli tutti colpevoli, dal primo all’ultimo. Magari in altre circostanze no, perché dipende dalle competenze che ognuno può mettere in campo: ma qui si parla di libertà di informazione del cittadino, un principio elementare. E allora, tutti giù per terra.

Solo due righe per ringraziare @uno di lozzo che in un commento notava che la pubblicazione delle delibere di giunta sul sito di Per la Gente di Lozzo aveva avuto un probabile momento d’arresto. Devo ringraziarlo perché molte cose vengono date per scontate, come la possibilità di consultare l’albo pretorio online che, come sapete, questa amministrazione è stata costretta a implementare sulla spinta di una normativa nazionale.

Pur avendone parlato in Notiziona: l’amministrazione troglodita di Lozzo di Cadore diventa digitale, dove avevo indicato il link cui collegarsi, devo aver dato per scontato che in seguito la gente si sarebbe connessa alla bisogna. E probabilmente ciò è anche vero per molti. Ma ho voluto a questo punto creare una piccola comodità, per quel che mi è costata, rendendo possibile la consultazione dell’albo pretorio del comune di Lozzo di Cadore direttamente dal BLOZ. Se uno vuole può poi scegliere di consultare l’albo direttamente sul sito che lo ospita (cambia niente).

Il problema grosso, veramente grosso, è stato elaborare l’icona cui è associato il collegamento. Ho provato con una clava, con la testa di un T-Rex, con quella di Barney dei Flintstons per giungere al segnale stradale di galleria che mi sembrava si addicesse, anche in funzione propiziatoria (siamo fuori dal tunnel…). Alla fine ho optato per un profilo vichingo che, rispetto ai trogloditi, ha il pregio di spostare di qualche migliaio di anni “l’evoluzione della specie”, tanto per riconoscere lo sforzo (imposto da Brunetta) di rendere più democratico questo ridente paesetto dolomitico.

In alto a destra, appena sotto il box di ricerca del BLOZ, appare ora la “‘icona del vichingo“, cliccando sulla quale si apre una finestra sull’albo pretorio (le inserzioni più recenti sono poste, chissà perché, a fine pagina).

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