BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

può un uomo così, albergare nel proprio cuore dispiacere, risentimento o cattiveria? /1

14 Aprile 2014 Criticarium, Curiosando, Digo la mea blozzando, cronache-lozzesi, curiosando, della-confutazione, la-parola-ai-lozzesi

@CIACOLE ha rovistato nel suo armamentario di fuffetta ed ha lasciato un messaggio sul BLOZ:

Danilo ei ciatou un proverbio nostran giusto par te “no se può s-ciupà dolze co la bocia trista” tradotto: non si può essere dolci e gentili se si è pieni di dispiacere, risentimento o cattiveria

(nota tecnica: no se può è forma sbagliata, a meno che tu non provenga da Laggio; quella lozzese è no se puó, con l’accento acuto, non grave!)

Se vuoi psicanalizzarmi davvero vieni a trovarmi e prova ad entrare dentro di me. Attento però: quando si scherza col diavolo bisogna essere pronti a passare dalla padella alla brace. Alla fine potresti diventare tu (tè, direbbe @y) lo psicanalizzato. Potrei entrare dentro di te e frugare negli angoli più nascosti del tuo io fino a farti piangere come un vitello. Sai dove trovarmi!

Devo dedurre che tu abbia letto il proverbio sul libro Proverbie e mode de dì de Loze (che dà l’interpretazione che tu riporti); io preferisco, in questa specifica circostanza, l’interpretazione “originale” che si riscontra nel Dizionario della gente di Lozzo al lemma s-cupà:

no se puó s-cupà dólze ko la bócia trìsta non si può essere allegri quando si è pieni di dispiaceri

Io ve lo dico da tempo che quello che avete attorno “non esiste” finché non ve lo raccontano (poi bisogna vedere “come” ve lo raccontano … e come la bevete).

Ma può un uomo che ha passato tutta la notte 🙂 a selezionare i proverbi e le locuzioni che il buon professor Elio ci ha messo a disposizione, perché tu per primo – @CIACOLE – ne possa trarre ulteriore giovamento, albergare nel proprio cuore, fino a riempirlo, sentimenti quali il dispiacere, il risentimento e la pura cattiveria?

Davvero può?

selezione proverbi ...

l’Amico del Popolo e la sconfitta delle politiche regionali per la montagna (…il mare e il cielo)

13 Aprile 2014 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni fare-turismo, marketing-turistico, regione-veneto, scripta-manent, sviluppo-montagna

Mi hanno segnalato un articolo uscito circa all’inizio del mese sull’Amico del Popolo che propone alcuni grafici sull’andamento dei flussi turistici (arrivi e presenze) nel Veneto (premetto che non ho avuto modo di leggere l’intero articolo ma solo la parte che riproduco). Curioso il titolo: “Un disastro la politica del Veneto per la montagna”. A comprova di quanto espresso dal titolo, l’Amico, additando due grafici, rincara la dose (grassetto mio):

Il grafico è realizzato dalla Regione Veneto (“Statistiche flash”). Rappresenta la sconfitta delle politiche regionali per la montagna per quanto riguarda il turismo. La linea azzurra mostra che gli arrivi (persone al giorno) sono rimasti pressoché costanti  negli anni […] mentre le presenze (notti di permanenza per persona) sono letteralmente precipitate con il crollo della lunghezza della vacanza…”.

Quello che si vede dai grafici è che effettivamente il numero indice che misura la variazione degli arrivi nella Montagna (blu) è nel 2013 pari a 101,3 (fatto 100 quello del 2007). Ma il Mare ha un indice addirittura inferiore pari a 101,1 (con Lago a 119,5 e Città d’Arte a 119,3). Sul versante delle presenze (grafico più a destra) il calo (crollo) della Montagna è evidente (79,4) così come quello delle Terme ma non è che il Mare sia proprio “spumeggiante” trovandosi a 96,2 (mentre il Lago è a 114,9 e le Città d’Arte a 108,4).

Non c’è dubbio che per quanto riguarda la Montagna il grido di dolore dell’Amico sia giustificato:

Un vero disastro, tanto più considerando l’andamento degli altri ambiti (sorprendenti città d’arte e lago di Garda) con buona pace per le Dolomiti patrimonio dell’umanità Unesco.

Resta tuttavia da capire perché una Regione Veneto che ottiene il 40,3% delle proprie presenze (cioè dei schei) dal Mare (con 23,3% di arrivi) si ostini a produrre per esso – per il Mare – politiche altrettanto disastrose (anzi, fatte le debite proporzioni, più disastrose ancora) di quelle riservate alla Montagna dalla quale ottiene il 7,4% delle presenze (ed il 6% di arrivi), a tutto vantaggio delle Città d’Arte con il 29,7% delle presenze e del Lago con il 17,9% delle medesime.

Che si sia anche in questo caso di fronte ad una eterogenesi dei fini  («conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali»)?

(domanda che mi suggerisce il diavoletto: come mai le politiche della Regione Veneto che l’Amico definisce “disastrose” per la Montagna – in particolare per quella dolomitica (STL Dolomiti) – sono così “disastrose” per gli italiani (-7,1% arrivi e -22,0% presenze con 2007= 100) risultando invece – le stesse medesime politiche (a quanto ci è dato sapere), nello stesso arco temporale – così efficaci per gli stranieri (+25,3% arrivi e + 14,2% presenze), comportando un risultato netto totale negli arrivi di +2,1% e di -14,4% nelle presenze ?? )

estratto dell'Amico del Popolo uscito all'incirca i primi giorni del mese di aprile 2014

AIT Dolomiti, i percorsi detox e l’osteria numero sei

13 Aprile 2014 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni AIT, belluniadi, della-confutazione, fare-turismo, marketing-turistico

Da quando è apparsa sulla scena, l’AIT – Agenzia di informazione turistica Dolomiti – costoletta dei confindustri bellunesi, ci ha regalato più di qualche sorpresa (qui, per esempio, uno studio interpretativo uno, due, tre e quattro, anche se per simpatia preferisco ricordare Cortina d’Ampezzo verso l’esaurimento).

Da ultimo l’Agenzia si è avventurata nei meandri della promozione turistica pasquale raggiungendo picchi di sublime estasi onirica (enfasi sulle dimensioni del testo mia):

BELLUNO, 9 Apr (FPS) – La vacanza vera è anche quella che consente di staccare dallo stress dell’iperconnessione. Ecco così che per le vacanze di Pasqua e i primi ‘ponti’ primaverili le Dolomiti offrono alcuni percorsi ‘digital detox’, che permettono per alcuni giorni al turista di fare la dieta da smartphone e computer, con tutte le conseguenti connessioni a siti e social.

La soluzione più radicale, spiega l’agenzia ‘Ait Dolomiti‘ di Confindustria Belluno, è la scelta di una delle ‘alte vie’ delle Dolomiti, cinque o sei giorni di cammino, zaino in spalla, spostandosi di rifugio in rifugio, macinando chilometri su sentieri alpini, per ammirare i più bei panorami della montagna. In questo caso il fatto che le connessioni on line e di telefonia mobile siano spesso difficili diventa un plus, non uno svantaggio della vacanza. Si parte al mattino e si arriva al pomeriggio inoltrato, senza smartphone, news e wathsapp.

L’Alta via numero 6, ribattezzata ‘Alta via dei silenzi’, parte ad esempio dalle sorgenti del Piave, sotto il monte Peralba, e arriva fino a Vittorio Veneto. E’ piuttosto impegnativa, ma per escursionisti meno allenati, ci sono altre sette opzioni tra le quali scegliere il proprio percorso ‘detox’. […]

Ora, uno capisce che se anche il giorno prima hai decantato, come motivo promozionale, la superconnettività garantita anche nei più sperduti angoli della montagna, il giorno dopo ci si possa buttare, con pari entusiasmo, nella spericolata promozione degli stessi posti dove non giunge nessun segnale permettendoti di immergerti in un ambiente “digital detox“: raccontare fuffa è il tuo mestiere, ok, ma se lo devi fare fallo bene.

Parole chiave:

  • “per le vacanze di Pasqua (e i primi ponti primaverili)”;
  • “la soluzione più radicale è la scelta di una delle ‘alte vie’ delle Dolomiti”;
  • “spostandosi di rifugio in rifugio” (casomai di ricovero invernale in ricovero invernale);
  • “L’Alta via numero 6, ribattezzata ‘Alta via dei silenzi'”

Ma ‘sti qua dell’AIT Dolomiti, avranno mai percorso un’Alta Via nel pieno dell’estate?

Se sì, quale, al punto da consigliare per le vacanze di Pasqua – pur dichiarandola “piuttosto impegnativa”… grazie al cazzo – l’Alta Via n.6 (ma ovviamente una qualsiasi altra non avrebbe fatto alcuna differenza) ?

(senza neanche minimamente — minimamente — volgere il pensiero a tutta la neve che è caduta quest’anno)

Secondo me ‘sti qua si soffermano – per lunghi periodi – all’osteria n° 6. E poi si tuffano nella narrazione …

 

giornata ecologica: il sindaco di Lozzo s’è messo ‘a sesolar’ l’erba col decespugliator

12 Aprile 2014 Botanico Palazzo cronache-lozzesi, elelozzo2014

Io volevo solo un’intervista.

Il sindacone (perché c’era anche il sindachino, presumo) è stato praticamente il primo ad arrivare, questa mattina. Ha aperto il bagagliaio ed ha tirato fuori tre dotazioni da decespugliamento. Poi ha iniziato a telefonare. Sono arrivati i rinforzi che hanno fatto poco più di brun brun e finalmente il coso è partito, permettendo al primo cittadino di iniziare le operazioni di disinfestazione dell’areale (quella fetta di prato a fianco delle “scoazere” che degrada verso il piazzale del campo sportivo).

Ad un certo punto mi son detto: facciamogli un’intervista da mettere sul BLOZ. Cosa sta facendo? E’ un’iniziativa che rientra in un piano predisposto o … Lozzo Fifa ha di nuovo fifa e deve far qualcosa di “eclatante” tipo… “ma che bravo che è il nostro sindaco, hai visto?? anche il decespugliatore si picca di usare! Che uomo“.

Insomma, mi sono avvicinato ed ho chiesto di poter fare un foto: negata con minacce (“prova solo a farmela e poi vediamo”). Allora mi sono messo su suolo pubblico e gliel’ho scattata. Una sola (anche un filmatino). Nel frattempo è intervenuto un assistente e quindi la figura del vostro risulta leggermente eclissata. Ma è lui, credetemi, è lui.

Ho spento la macchina e sono quindi tornato al suo cospetto per una nuova e definitiva richiesta d’intervista. Negata anche questa volta. Ha imbracciato il decespugliatore e giù, a testa bassa. Che se ci fosse stato il sole, ho l’ardire di pensare che si sarebbe messo a torso nudo a sesolar l’erba (come Benito quella volta, col grano).

Ho chiesto quindi al vicesindaco, che vedendomi passare in auto in “direzione sindaco” era nel frattempo velocemente tornato sui suoi passi a protegger il proprio pargoletto, se mi concedeva lui un’intervista. Ma niente. Mi ha detto che “sono malato”, una malattia che dura da dieci anni (e qui si sbaglia perché nei primi tre io ho collaborato, per quel che ho potuto! Certo, restano sempre 7 anni. Ma il BLOZ è vivo dal giugno del 2009, or sono solo 5 anni).

Alla domanda “Ma cosa state facendo…?” la risposta è stata “Non ci stiamo facendo propaganda“. E poi, con estro marziale mi ha detto: “E ricordati che bisogna costruire!” (e io ho pensato: il consenso elettoralistico? Sono effettivamente inguaribile).

Alla prossima: arrivederci dunque al Botanico Palazzo nella speranza che, riguardo al “biasimare il mio BLOZ”, il vostro sia un po’ più ben disposto (perché qui il volgo preme, preme, preme).

Ah. La foto, trattandosi di immagini forti, l’ho lincata a parte in modo che ognuno la possa (eventualmente) visualizzare con coscienza (lui è quello con il coso tra le gambe).

 

giornata ecologica ai campetti (i sacchi neri saranno messi a disposizione dal comune…)

11 Aprile 2014 Botanico Palazzo cronache-lozzesi, scripta-manent

Dunque domani il Consiglio comunale dei Piccoli ha organizzato una giornata ecologica in collaborazione con vedi sotto (manca il CAI e le sorelle del Bambino riccioluto del Monte Bergamone). Va sottolineata innanzitutto  la fresca originalità del tema.

E’ perché siamo qui tra le montagne e le nostre scuole sono frequentate da alunni tiepidi e professori fiacchi e quasi mollicci, ma se fossimo in un campus americano, in Massachussets per dire, il sindachino, per questa avventurosa proposta, si sarebbe garantito la possibilità di rimorchiare per tutta la stagione le tre cheerleaders di punta della scuola. Ma anche questo un giorno giungerà tra noi.

Ma la cosa che ha tratto la mia attenzione è un’altra. Se questo gruppo di ragazzi avesse avuto voglia di fare, chessò, un giornaletto da mandare alle 500 famiglie lozzesi, e contasse di metterci la crapa per elaborare i testi, una espressione del tipo “noi ci mettiamo la testa, la carta sarà messa a disposizione dal Comune” sarebbe stata, diciamo, sensata.

Qui si tratta di una giornata ecologica … ai “campetti”. E il sindachino esorta: “voi portatevi i guanti, i sacchi neri saranno messi a disposizione dal Comune“.

Ora, delle due l’una: o ai campetti, parco giochi e oasi di verde pubblico dedicata alla ricreazione di pupi, bambini e famiglie bla bla bla, c’è una discarica di rifiuti a cielo aperto tale da giustificare cotanta generosità da parte del Comune, nel qual caso sarebbe lecito ritenere lercia (1) l’amministrazione uscente (quella dei grandi intendo), o in quel luogo ci sono qua e là delle carte per terra per la raccolta delle quali credo che basti un sacchetto di quelli che ti danno in farmacia quando prendi le aspirine (nel qual caso l’intervento del Comune risulterebbe un tantino sopravvalutato, che ne dite?).

Però la giornata ecologica è “a squadre”: vuoi vedere che il comune fornisce un sacchetto per ogni squadra? Attenti che alla fine le “scoaze” non siano rappresentate per il 90% dai sacchetti neri del Comune e dal 10% da qualche carta (e ci metto anche  una lattina e due-tre pacchetti di sigarette accartocciati che ho fotografato nel corso del sopralluogo da me condotto dal quale ho tratto la certezza che se dovessero dar fuoco alle carte raccolte, si svilupperebbero 4 kcal, 1000 volte meno di quelle consumate a raccoglierle, anche se è indubbiamente giusto farlo: el campeto lindo).

Vista l’occasione vorrei segnalare al sindachino, perché quello grande non se n’è avveduto, che dalla fine del disgelo – or sono due mesi buoni – ai campetti a fianco della “stradina” trovasi masiera di pietre (peraltro di proprietà comunale, arguisco, presumendole inglobate nella neve lì gettata durante il lungo inverno). Non sono molte ma, mi raccomando, le carriole per il trasporto in altro loco … fatele mettere a disposizione dal Comune.

Sarebbe gradita la presenza dei genitori: munitevi quindi di paper-detector.

(1) questa amministrazione, nel campo della raccolta differenziata, lercia lo è stata davvero, e per ben tre volte, essendo tre le maglie nere di “peggior comune nel Veneto per la raccolta differenziata” da essa conquistate in tre anni da poco passati (qui la serie completa dei post dedicati all’argomento).

 

giornata-ecologica

quadrilogia blozziana (3): tutti i colori fuorché il nero

11 Aprile 2014 Botanico Palazzo, Digo la mea cittadino-informato, cronache-lozzesi, libera-informazione, non-trasparenza, opposizione, risposte-del-sindaco

Ieri sera il BLOZ è stato visitato da @informatissimo che, se non fosse per il tema incalzante del commento, potrebbe concorrere al premio trolletto dell’anno. Dice il nostro:

Vi agitate tutti per niente, Manfreda ha aspettato inutilmente la preannunciata e temuta visita di Danilo. Danilo non è potuto andare per mancanza di tempo, e allora Manfreda gli da ancora cinque anni di tempo perché lo possa andare a trovare in comune, se questa non è democrazia !

Ovviamente c’è una spiegazione alternativa. Un sindaco non ha la prerogativa di convocare un cittadino per sapere perché scrive quel che scrive, per esempio, sul BLOZ. Un cittadino, invece, ha sempre la possibilità di andare – quando vuole, quando lo ritiene più opportuno (ovviamente nelle finestre pubbliche stabilite) – dal sindaco per chiedere lumi. Al massimo il sindaco può inventarsi una scusa, ma il suo compito è quello di dare risposte (le sue). Questo perchè è il sindaco al servizio del cittadino e non viceversa.

Ora, io ho fin dall’inizio impostato tutto sul piano pubblico e vi è soverchiante evidenza che quello che scrivo qui lo si può leggere in qualsiasi parte del mondo: più pubblico di così. E’ il sindaco a non aver voluto darmi una risposta pubblica, qualsiasi essa fosse, preferendo la partita privata (qui qualche argomentazione in più sull’argomento). Non me ne dolgo perché vi darò conto di quanto mi dirà: solo che sarà la mia versione dei fatti, mancando la sua. Ma non dubito che crederete a quanto vi dirò.

Ad ogni buon conto lo ripeto: niente, niente al mondo (escludendo eventi che dovessero cancellarmi dalla faccia della terra, tiè) potrebbe mai togliermi la soddisfazione di sentire gli argomenti del sindaco riguardanti le motivazioni per le quali il BLOZ sarebbe da biasimare. Quindi, @informatissimo, mettiti il cuore in pace.

La tua temerarietà mi dà anche l’opportunità di proporre un nuovo contributo, il terzo, alla quadrilogia blozziana. Il concetto si sposa con quanto detto precedentemente.

Qui comando io: sono io che decido se, quando e come. Sono io che decido i colori.

«Questo non è un qualsiasi consiglio comunale del cazzo».

(E poi ho quel video in lengoa veneta che devo decidermi di fare)

Ecco, cocco de mamma tua, l’hai capita ‘sta cosa o te lo spiego una seconda volta con altre parole? Fammi sapere. Nel frattempo goditi questa terza parte della quadrilogia blozziana (ricordatevi di dare ad essa il giusto inquadramento prospettico, magari leggendo la note riportata sotto il video).

Insomma:

«Andiamo avanti lo dico io».

Avete capito tutti quello che vi ho detto?

(ad ogni buon conto la cosa non finisce qui perché ho in serbo una quadrilogia – niente paura, sarà di grande sintesi – con la quale fornire altri spunti sul perché io, il qui presente corsaro, non ponga la figura del sindaco fra le proprie massime aspirazioni; la risposta andrà cercata, per chi lo vorrà fare, in ognuno dei quattro contributi che ho in animo di pubblicare, tenendo conto che non tutti pesano allo stesso modo e che uno – in particolare – mi si addice quasi totalmente)

«‹ 344 345 346 347 348 ›»

Commenti recenti

  • GIUSEPPE ZANELLA: "2+2" Tutte le sue argomentazioni si sono inizialmente limitate a contestare il mio ragi…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Io sono aduso a confrontarmi con persone civili e dalla dirittura etica ineccepibile, non…
  • Un lettore: ....come sempre dimostra di voler essere l'unto del signore....che tutto sa.... e che gli…
  • 2+2: Mio caro Giuseppe, innanzitutto, lei non sa per chi ho votato, e se vuole saperlo, non h…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Breve replica a "un lettore". Io non sono 'un leone da tastiera'. I miei interventi, div…
  • Giuseppe: Quindi ,caro Signore "2+2", il suo arzigogolato argomentare la porta a dire che gli asten…
RSS Dolomiti RSS

Naviga nel BLOZ

  • Cerca nel BLOZ con Google
  • Etichette (elenco di tutte le voci)
  • Tutti gli articoli ordinati per data
  • Ultimi 10 articoli per ogni argomento

Pagine

  • BLOZ – Mappa del sito
  • Consigli per la navigazione
  • Elenco delibere comunali
  • Info sul blog
  • Programmi elettorali e bol-com

Etichette - Tag

  • Qui l'elenco completo dei tag usati

Links

  • Antichi Sentieri
  • Danilo De Martin (sito)
  • Dolomitiche
  • Flickr
  • Google+
  • Parco della Memoria
  • PhotoLoz
  • Youtube
logo provincia di belluno
banner della pagina facebook del BLOZ
Tweets di @blozdicadore
Privacy Policy
© BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti 2025
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes