BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

passando dalle elezioni non dagli inciuci di palazzo …

2 Marzo 2014 Criticarium Itaglia della-confutazione, mestra-menistra, quelli-del-PD, renzie, verso-il-default

D’accordo, ha avuto la “legittimazione” della direzione del PD per far fuori Letta. Si chiama fuoco amico e massacra anche i Prodini (che però come topi di fogna faticano a morire e ve lo troverete in corsa per il Colle). Questa storia della lealtà di Renzi ormai puzza da vecchio, el pibe de oro è lanciato a tutta velocità verso il muro che gli hanno preparato: lo alzeranno, il muro, al momento opportuno e boom vedremo solo una neola de piume. Tuttavia è opportuno avere in archivio le gesta d’avvio del lesto fante del PD, qui immortalate per futura referenza.

Zaia: ‘la soluzione? noi facciamo l’indipendenza, a Roma facciano come vogliono’

1 Marzo 2014 Indipendenza del Veneto, Perché secedere indipendenza, perche-secedere, veneto-stato

Sì, però ara che so stufo de spetare (davero!!).

(deve essere chiaro che le firme che si stanno raccogliendo non devono servire per anestetizzare – ancora una volta – la questione indipendentista, ma per premere sull’acceleratore: via dall’Italia!! E ci vuole uno sforzo non da poco per dimenticarsi quello che è successo con i baldi compagni del PDL nei vari consigli regionali nei quali si è discusso il ddl 342. L’ho detto altre volte: Tosi=0, Maroni=0. Zaia sulla questione ha fatto parecchio slalom gigante ma, date le condizioni, si può capire: un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Però a Zaia si può credere ancora. Ma se – questa volta – la questione indipendentista viene sbandierata solo come specchietto per le prossime europee, chiudendo poi tutto nel cassetto, chiudo a mia volta la porta anche al credito che Zaia è riuscito a mantenere vivo e butto via la chiave per sempre. Ho detto!)

zaiaindipendente

(via @RobertoMaroni_)

traversata da Deppo (Domegge) a Valdarin passando per Baion (23 feb. 2014) – anteprima

1 Marzo 2014 Ambiente, Cadore - Dolomiti, Curiosando, Pian dei Buoi curiosando, la-parola-ai-lozzesi

Altra domenica, altra avventura! Questa volta si tratta di una “sgroppatina” con gli sci da Deppo (Domegge di Cadore) a Valdarin (Auronzo) passando per il rifugio Baion e Pian dei Buoi. Nella serie “winter tour” anche Cason de Valdazene, Cason de Forzela Basa e Casera dele Vace, Pian dei Buoi con rifugio Ciareido. E naturalmente grazie ad Eugenio per le foto di Dolomiti Big Snow.

Per non appesantire il caricamento del BLOZ la galleria di 12 foto è visualizzabile a questo indirizzo o cliccando direttamente sulle foto sottostanti.
01 Tabià Rous - Traversata da Deppo (Domegge) a Valdarin 23-02-2014 - Foto Eugenio Calli

Traversata da Deppo (Domegge) a Valdarin 23-02-2014 - Foto Eugenio Calligaro

il fallimento dei matrimoni e il ‘pensiero casistico’ (con trappola)

1 Marzo 2014 Criticarium spazio-laico

Una perla elaborata da Malvino riguardante il “pensiero casistico” cui papa Checo ha fatto riferimento parlando del fallimento dei matrimoni. Bisogna “non condannare, camminare con loro e non fare casistica” come sono invece abituati a fare i farisei (qui video, qui articolo).

Dopo aver sentito un gesuita dire che «dietro il pensiero casistico sempre c’è una trappola», manca solo Vattimo che dà del frocio a Socrate, e poi non resta che l’Apocalisse.

 

il PDx, Renzi, le autonomie speciali e le montagne (russe)

28 Febbraio 2014 Autonomia, Criticarium Itaglia autonomia, belluno-autonoma, renzie, trentino-alto-adige

Quando la testa è troppo distante dai piedi – o se fai parte del PD – succede che la testa voglia andare a sinistra mentre i piedi decidano di andare a destra. Il governatore PD della Toscana, non proprio l’ultimo arrivato, ritrita la solita solfa sulle autonomie speciali (ve ne sono sei in Italia e due di queste ci sono “vicine vicine” e tutti i giorni ci fanno ciao con la manina).

«Autonomie speciali da superare, non hanno più senso»

Il presidente della Toscana Rossi durissimo: “Basta con le regioni che sono piccoli stati”

TRENTO. “Occorre superare le Regioni a statuto speciale: l’assetto di 70 anni fa non è quello attuale e questo tema, anche nel Pd, va trattato con coraggio. Temo però che questa distorsione non sarà eliminata”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenuto questa mattina a Firenze, con il presidente lombardo Roberto Maroni, a una iniziativa pubblica organizzata dal Lions Internazionale.

Il presidente Rossi, sempre sulle Regioni a statuto speciale, ha aggiunto che “sta diventando intollerabile il fatto che lo Stato tratti in modo così diverso i cittadini”. “No alle Regioni piccoli Stati, sì alle Regioni che pensano diversamente lo Stato”, ha sintetizzato il governatore della Toscana. Rossi anche parlato della possibilità di introdurre meccanismi per “un federalismo a più velocità” in un diverso rapporto con lo Stato centrale: “Certo – ha spiegato – con una compensazione a livello nazionale per i territori più in difficoltà, dobbiamo però arrivare a ottenere i soldi dei cittadini toscani”

Quasi contemporaneamente il presidente del coniglio PD, tale Renzi, nel discorso di replica prima del voto di fiducia al gobierno, sostiene invece che:

Le autonomie sono – per quel che ci riguarda- un modello e una soluzione alla lontananza, al disimpegno politico, al distacco tra i cittadini e l’opinione pubblica …

Non si dimentica poi, Renzi, di tirar fuori il metro e mezzo di lingua che ha e slinguazzare a dovere (carota) le autonomie “alleate” (attraverso SVP e PATT) che “non faranno mancare il loro consenso” anche se (bastoncinelluccolino: piccolo bastone, detto per i più distratti) dovranno contribuire in qualche modo al risanamento del Paese bla bla bla.

Insomma, secondo Enrico Rossi (PDx) le Autonomie speciali sarebbero da superare, a sentire il presidente del coniglio (PD1, suppongo) sono invece un toccasana ad ogni male (c’è qualcuno che offre di più, o di meno …?).

 

E allora famole, ’ste autonomie!! C’è Belluno, povera Cenerentola, che lo chiede da anni ed è pronta alla specialità. Famola!! E famola autonoma (prima che prenda fuoco)

 

(avvertenza: lo spezzone video “choppato” – questo spezzone in particolare – per ragioni tecniche da me indipendenti non sempre parte dall’inizio: per rendersene conto basta guardare la barra di colore fucsia. Se allo start la barra ha già raggiunto metà o i tre quarti della durata, cliccate col cursore all’inizio della medesima per far partire lo spezzone dall’inizio. Ad ogni buon conto il discorso che interessa è tra il minuto 4:20 circa e il minuto 6:30 nel video originale)

Federico Barbarossa

28 Febbraio 2014 Criticarium Itaglia M5S

(o ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra! Ma gli espulsi, andavano davvero a cena con Civati?)

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