BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

il narco-sceriffo Bond ed il cambio di strategia dell’ONU nella lotta alla droga

6 Giugno 2011 Criticarium alcolismo, politiche-giovanili, politiche-sociali

Partiamo dalla scoperta dell’acqua calda:

Le acque delle fognature parlano chiaro. Nel Feltrino si consumano le stesse droghe del resto dell’Italia. Nell’ordine: marijuana, eroina, cocaina, anfetamine. È quanto emerge dall’analisi sulle acque reflue di sei depuratori del territorio dell’Usl n.2, condotta dall’Arpav proprio su indicazione dell’Unità sociosanitaria feltrina e della Regione Veneto.

Va però detto, per il momento, che:

Ciò che si discosta semmai è il quantitativo dei consumi. Non soltanto inferiore rispetto alla media italiana, ma addirittura inferiore al “dato percepito” dedotto dalle indagini e dai sequestri condotti dalle forze dell’ordine e dalle “confessioni” dirette degli stessi consumatori …

Ma il consigliere regionale Dario Bond, mister tisana bunga bunga, novello narco-sceriffo propone:

«Analizziamo gli scarichi delle scuole e dei luoghi di aggregazione giovanile. Così avremo un quadro verosimile del consumo e dell’abuso di droga». Guardando non soltanto al Feltrino, ma al Bellunese, all’intero Veneto. In questo modo, chiosa Bond, sarà possibile anche «fornire agli inquirenti validi strumenti di indagine».

Che è come far fare una retata ai carabinieri nei supermercati per appurare se c’è o meno offerta di alcol. Scoperto che l’alcol si vende anche nei supermercati, che cosa si potrà mai fare? Proibirne la vendita, ovviamente. Con quali risultati? Gli stessi che stanno facendo cambiare radicalmente strategia all’ONU (dopo 40 anni) sulle modalità con cui si intende affrontare in futuro il “problema droga”. La clamorosa svolta è illustrata nel rapporto della Global Commission on Drug Policy:

“La guerra mondiale alla droga ha fallito con devastanti conseguenze per gli individui e le comunità di tutto il mondo” si legge nel rapporto presentato dalla Global Commission on Drug Policy. ”

Le politiche di criminalizzazione e le misure repressive – rivolte ai produttori, ai trafficanti e ai consumatori – hanno chiaramente fallito nello sradicarla”. Non basta. “Le apparenti vittorie nell’eliminazione di una fonte di traffico organizzato sono annullate quasi istantaneamente dall’emergenza di altre fonti e trafficanti”. Basta dare un’occhiata alle statistiche raccolte dal rapporto.

Nel 1998 il consumo di oppiacei riguardava 12.9 milioni di persone: nel 2008 17.35 milioni – per un incremento del 34.5 per cento. Nel 1998 il consumo di cocaina riguardava 13.4 milioni: dieci anni dopo 17 milioni – 27 per cento in più. Nel 1998 la cannabis era consumata da 147.4 milioni di persone: dieci anni dopo da 160 milioni – l’8.5 per cento in più. Sono i numeri di una disfatta. (la Repubblica.it)

 

Nel documento, la Commissione afferma sostanzialmente che le politiche di repressione del consumo e della compravendita di sostanze stupefacenti hanno completamente fallito il loro obiettivo di “un mondo senza droga”, e che è tempo di cambiare direzione, legalizzando le sostanze più leggere come la cannabis e regolamentando il commercio e l’uso di quelle più pesanti. […]

E’ stato davvero un buon affare aver proibito tout court, e quindi lasciato de facto nelle mani delle mafie, sia le droghe pesanti che quelle leggere, criminalizzando praticamente allo stesso modo il ragazzo con due piantine di marijuana e il grosso spacciatore d’eroina? […]

E’ giunta l’ora, anche in Italia, anche (umilmente suggeriamo) all’interno di FLI, di aprire una riflessione seria, non ideologica, su come ridurre il più possibile la pericolosità del problema droga. Il proibizionismo, abbiamo constatato empiricamente, non è una soluzione, anzi, forse è parte del problema. Serviranno pragmatismo e buona volontà, servirà comportarci da persone e non da pecore, ma soprattutto servirà tenere a mente le conclusioni a cui giunse Friedman ormai quarant’anni fa:

Per le droghe, come per altro, è assai probabile che la persuasione e l’esempio siano più efficaci che impiegare la forza per rendere gli altri uguali a noi.

(Libertiamo)

In attesa che anche in Cadore salti fuori un narco-sceriffo (anche se ci bastano le sparate  “alcol-terroristiche” del Sert), converrà a tutti aprire una riflessione “seria, non ideologica, su come rifurre il più possibile la pericolisità del problema droga”.

a Lozzo di Cadore zona campo sportivo: parcheggi o discarica?

3 Giugno 2011 Botanico Palazzo Decoro urbano, minoranza, parcheggi, urbanistica

Era il non lontanissimo 10 aprile quando, in coda all’articolo Zozzo di Cadore per la terza volta Maglia Nera in Veneto nella raccolta differenziata, compariva questo commento di “un dei tante”:

Gniere m’ei fato n giro ntin par duto l paese e èi visto che inte dal campo sportivo nuou (n val maò par ntendese) i à da avè vèrto n poce de descareghe de material e de ramada. Se vede che adès no i fa pi solo la diferenziada, i se deve ave metù n proprio a gestì le scoaze. Pecà che no aveo davoi la machina fotografica se no mandeo n poce de fotografie a Danilo che le publiche su sto sito par fei ntin de bela propaganda. Ma son seguro che provedarà lui, dato che al laora la ntorno. E da sperà che no crese l’erba anche su chi muce de materiai come che e capitòu su chi autre pi vezin al spogliatoio. Loze à da ese tegnu neto parduto no solo n piaza. La dènte gira da parduto e la se rende conto de come che son ciapade.

cui due giorni dopo rispondevo che avrei “fatto un aggiornamento” della situazione. Buon proposito che però non sono riuscito a mettere in atto nonostante la vicinanza del luogo. Almeno fino al 19 maggio scorso, momento dal quale ho fatto qualche ripresa, anche “aerea”, che vi propongo in seguito. Nel frattempo Per la Gente di Lozzo ha pubblicato una interpellanza (Interpellanza su deposito inerti e ramaglie in zona “nuovo campo sportivo”) con la quale domanda chiarimenti all’amministrazione.

Considerazioni generali: non sono un esperto di normative sui rifiuti e parto dal presupposto che un sindaco tanto aderente alla legalità come il nostro non possa certo fare disinvoltamente ciò che non è legale. Quindi dovrei dare per scontato che quello che si vede in queste fotografie sia del tutto lecito. Tuttavia, anche se mi sforzo, c’è qualcosa che non mi torna. Che l’area dovesse essere sistemata è fuor di dubbio ma la domanda è: è questo il modo corretto (sia dal punto di vista delle normative cogenti che da quello funzionale)? Provo a fare chiarezza elencando alcune cose che so (o che credo di sapere).

Aspetto discarica. L’area in esame è un’area destinata a parcheggi e dovrebbe rientrare in una zona turistico-sportiva vincolata e di rispetto del piano regolatore comunale. Non solo, l’area è sottoposta a vincolo idrogeologico in virtù della vicinanza della Piave e quindi ogni “movimento” e modifica dell’assetto topografico dovrebbe essere preventivamente autorizzato dalla amministrazione provinciale (beni ambientali). L’area non può essere considerata (per assurdo) una discarica ufficiale perché, se lo fosse, dovrebbe perlomeno essere perimetrata ed avere un sistema di controllo degli accessi.

Però, allo stesso tempo, per come si presenta, l’area darebbe l’idea di essere una vera discarica (abusiva?), in funzione del volume stoccato, della mancanza di svuotamento e della durata ben superiore ad un anno. Ho visto in più di qualche occasione il camion del comune scaricare materiali vari, come la ghiaia sparsa durante l’inverno e raccolta con le pulizie di primavera. Se non vado errato, questa ghiaia è da considerarsi rifiuto speciale e come tale dovrebbe essere trattato. Più di qualche persona si è poi detta convinta (alcuni dicono di averli visti) che sotto il materiale si potrebbero rinvenire lavandini, tazze di cessi ed anche elettrodomestici.

Del resto anche dalle foto riportate si può verificare la presenza di rifiuti frammista a terriccio e materiale di recupero. Come facciamo a sapere se la “discarica” in questione non contiene rifiuti pericolosi (fra i quali amianto)? Anche il deposito di ramaglia stagionata sulla sinistra, a ben vedere, è oggi da considerarsi un rifiuto che andrebbe portato in discarica (autorizzata). Tutto ciò detto per quanto riguarda l’aspetto “discarica”.

Aspetto parcheggi. Anche ammettendo, per assurdo, che il materiale impiegato sia il miglior materiale di cava, il “terrazzamento” ricavato non è comunque uno stravolgimento dell’assetto del luogo tale da dover essere progettato e sottoposto alle necessarie autorizzazioni? Questi passi sono stati fatti?

Si rende conto l’amministrazione che la pavimentazione originale del parcheggio è stata realizzata con materiale drenante (ghiaione di cava coperto da stabilizzato) e che qui invece è stata distribuita superficialmente “leda”, ossia materiale che con la prima pioggia diventa “paciok” con tutto ciò che ne consegue? Ci si rende conto che, sempre in virtù del materiale usato che non drena l’acqua, la medesima con ogni probabilità potrebbe riversarsi non regimentata lungo la strada di salita al campo sportivo?

Ci si rende conto che con questa “soluzione” (che tanto ha a che vedere con il nascondere la polvere sotto il tappeto) la funzionalità del parcheggio in termini di accoglienza e numero di posti è in parte compromessa (del tutto compromessa se si pensa al parcheggio di autocorriere)?

Pseudo-conclusioni. Altre ed ulteriori perplessità mi si affacciano alla mente ma credo che quanto detto basti a delineare un primo quadro della faccenda. Un’ultima considerazione vorrei però farla: come mai se un privato lascia una carriola di segatura “fora posto” il giorno dopo si ritrova la Forestale fra i piedi, e qui il comune sembrerebbe poter fare “discariche”, movimentare terra e “rifiuti speciali” senza analisi, alterare in maniera sostanziale la conformazione di una zona senza avere, apparentemente, per quanto mi è dato verificare attraverso la documentazione resa pubblica all’albo pretorio online, il bisogno di uno straccio di autorizzazione, non fosse che data preventivamente “a se stesso”?

Speron de sbaliase. Sientaron tra 30 dì chè che i risponde ala minoranza (sempre chel sindaco no se desmentee da nuou o che le domande le sea masa difizile).

 

Le seguenti 2 foto sono state riprese il 19 maggio 2011

Le seguenti 5 foto sono state riprese il 20 maggio 2011

La seguente foto è stata ripresa il 24 maggio 2011

La seguente foto è stata ripresa il 30 maggio 2011

La seguente foto è stata ripresa il 31 maggio 2011

 

al sindaco di Lozzo di Cadore non piacciono le interrogazioni del gruppo di minoranza

1 Giugno 2011 Botanico Palazzo, Informa-Lozzo libera-informazione, local-politik, minoranza, opposizione

Che gli fossero indigeste non avevo alcun dubbio, visti anche i tempi biblici con cui ha finora risposto ad alcune interrogazioni poste dal gruppo di minoranza Per la Gente di Lozzo. Ma la minoranza s’era stufata della smemoratezza del primo cittadino e fra una confezione di Memoril e un richiamo ufficiale da mandarsi all’attenzione del prefetto ha optato per quest’ultimo.

La vicenda è andata a finire anche sui giornali. Ed al sindaco non deve essergli piaciuto essere additato come una pecora  nera della correttezza istituzionale (già gli fumano le narici per la maglia nera del settore RSU, figuriamoci questa).

Però il sindaco di Lozzo è uno che non demorde. Ed allora ecco l’invenzione delle interrogazioni mal poste o non comprensibili. Eccolo arrampicarsi  sugli specchi nel tentativo di condizionare la minoranza a proporre le domande come desidera il signorotto feudale. Le interrogazioni, d’ora in poi, dovrebbero essere fatte e poste in un “certo modo”. Essendo anche un abile letterato si è tuffato a capofitto nella modifica di alcune parti del testo unico 267/2000, che presenterà al governo quanto prima per le necessarie variazioni.

Ecco allora che, confusi, i consiglieri di Per la Gente di Lozzo sono costretti a chiedere lumi al monarca con una bella interrogazione. Non avendo una solida preparazione in campo giuridico non posso che aspettare le risposte che verranno date al quesito. Non ho idea di chi possa dirimere la questione, presumo il prefetto. Tuttavia, usando il buon senso, mi sembra che quelle del sindaco siano veramente delle belle pretese. Vorrebbe, il signorotto, stabilire anche la lunghezza delle interrogazioni ed il numero massimo mensile presentabile? Mahhhh !!!

Ma la “perfidia” politica del sindaco tocca il suo massimo apice quando (delibera di consiglio 09/2011) tira in ballo colui che, quando passava per il Ponte Cadore, già iniziava a far tremare la chincaglieria di Palazzo Venzo, il capogruppo di minoranza nella passata legislatura Giuseppe Zanella (terzo paragrafo).

Il sindaco fa presente che nel corso della precedente tornata amministrativa pervennero decine di interrogazioni presentate da parte del consigliere signor Giuseppe ZANELLA, il contenuto delle quali era comunque inequivocabile, essendo rivolte a conoscere il pensiero e l’intendimento dell’Amministrazione su di un determinato tema o che ponevano quesiti su argomenti ben definti.

 

Aspetterò lungamente trepidante la conclusione di questa nuova favola manfrediana.

E vissero tutti felici e contenti.

a Lozzo di Cadore un cittadino amareggiato riflette su legalità, omertà e coerenza

1 Giugno 2011 Criticarium blozzando, impegno-sociale, la-parola-ai-lozzesi, politiche-giovanili

E’ di ieri l’apparizione in cronaca locale sul Gazzettino di questa lettera «Quel silenzio sulle scuole a soqquadro».

Da pochi giorni si è conclusa a Lozzo un’importante iniziativa nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, che ha coinvolto gli alunni delle scuole medie di Lozzo, Lorenzago e Auronzo. Il progetto, realizzato in collaborazione con alcune associazioni che orbitano intorno a Libera presieduta da Don Ciotti, prevedeva una serie di attività rivolte sia agli studenti, che all’intera popolazione. Si è parlato di infiltrazioni mafiose al Nord, con l’obiettivo di far conoscere soprattutto ai giovani, questa realtà perché imparino a riconoscere l’illegalità e a contrastarla con la denuncia.

Lunedì 16 maggio scorso, all’apertura della scuola elementare, le insegnanti hanno trovato alcuni locali scolastici messi a soqquadro, sebbene non siano stati riscontrati danni.

Mi ha sorpreso sapere di questo episodio dopo parecchi giorni dall’accaduto e in un modo del tutto casuale. Mi domando perché il fatto sia stato taciuto. Perché non è stata informata l’autorità di pubblica sicurezza? Dopo tante belle parole contro l’omertà mafiosa, perché tacere un episodio del genere? Ci sono state superficialità e inadempienze, visto che i locali scolastici sono stati accessibili a decine e decine di persone per l’uso dei servizi nella serata del sabato precedente, in occasione di una festa paesana?

Ritengo che il comportamento dell’istituzione o dell’amministrazione comunale, che di fatto gestisce l’uso dei locali scolastici, non sia stata coerente con il messaggio di legalità che ha voluto trasmettere solo pochi giorni prima.

Un cittadino amareggiato

«Dopo tante belle parole contro l’omertà mafiosa, perché tacere un episodio del genere?»

Che sia perché sono uomini d’onore?

 

 

i patetikos (a Lozzo di Cadore)

30 Maggio 2011 Botanico Palazzo, Decoro urbano Decoro urbano, lavori-pubblici

Tu vivi per 1, 2, 5 … 10 anni accanto a situazioni come queste:

  • elementi del degrado urbano a Lozzo di Cadore – area tra piazzale Tiziano e casa di Gianluigi Nardei
  • elementi del degrado urbano a Lozzo di Cadore – area del piazzale Tiziano con ringhiera detta “del concertorium”
  • e a breve lo si asfalterà. La situazione la conosciamo bene e non ce ne siamo affatto lavati le mani.
  • loro non molleranno mai, Gigi (Nardei) nemmeno
  • vieni in via Broilo a trovarmi, ti farò vedere alcune comodità gentilmente offerte dall’amministrazione …
  • ora che hai visto la situazione a fianco del ‘Tempio della Cultura’, ti farò vedere altre comodità …

e te ne fai una ragione. L’accetti, miracoli se ne fan pochi, aspetti il momento buono, confidi e speri. Quando la misura appare colma, come nei casi citati, vai civilmente in comune a chiedere lumi, facendo quello che è consentito fare ad ogni cittadino.

Poi arriva “il momento buono”, ma la giunta peripatetica si sbraccia e si sbollettina (vedi bolcom) per far sapere a tutti che “trovare i soldi non è stato facile“. Quasi quasi passano porta a porta per farti vedere le stigmate del loro impegno. Quasi quasi sembra che stiano loro stessi battendo moneta.  Salvo poi scoprire che tutta la Regione Veneto è diventata un “cantiere”. La vicenda, peripatetica, è argomentata in questi articoli.

Il sindaco-redentore si autocandida ed autoaddita ad esempio da seguire per gli altri amministratori centro cadorini e fors’anche bellunesi. Ma ci vuol poco a dimostrare che abbiamo tutti qualcosina da imparare (per esempio da Calalzo e da Domegge).

Dicevo, tu vivi accanto alle situazioni evidenziate (come esempio) per qualche anno e poi ti arrivano questi, i patetikos.

I patetikos, tanto preoccupati dal disagio che ti arrecheranno per i prossimi 2-3-10-15 giorni. Che dirittura d’uomini: hanno un senso del retto che è una meraviglia. Patetikos. Una marca di patate fritte in Mexicos. Con quelle ti puoi almeno leccare le dita. Con questi …

l’indomito consiglio d’istituto Trinciabue (1)

29 Maggio 2011 Criticarium blozzando, educational, trinciabue

Liberamente tratto da:

Il consiglio d’ istituto ha emesso la sentenza:
1) fermarsi alcune giornate ed aiutare la bidella a pulire le aule ( a me sembra di intravedere anche una punizione per la bidella con questa formula)
2) esclusione dalla gita (monticazione a Pian dei Buoi con assalto al rifugio Ciareido)
3) abbassamento di un voto in condotta.

Sono venuta per impartirvi una lezione.
A volte nella nostra vita ci troviamo di fronte a fatti orribili e inesplicabili
Essi servono a saggiare il nostro carattere.
Ed io ho un carattere indomito.

 

http://www.youtube.com/watch?v=bR3vSQ-d36k

 

«‹ 654 655 656 657 658 ›»

Commenti recenti

  • GIUSEPPE ZANELLA: "2+2" Tutte le sue argomentazioni si sono inizialmente limitate a contestare il mio ragi…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Io sono aduso a confrontarmi con persone civili e dalla dirittura etica ineccepibile, non…
  • Un lettore: ....come sempre dimostra di voler essere l'unto del signore....che tutto sa.... e che gli…
  • 2+2: Mio caro Giuseppe, innanzitutto, lei non sa per chi ho votato, e se vuole saperlo, non h…
  • GIUSEPPE ZANELLA: Breve replica a "un lettore". Io non sono 'un leone da tastiera'. I miei interventi, div…
  • Giuseppe: Quindi ,caro Signore "2+2", il suo arzigogolato argomentare la porta a dire che gli asten…
RSS Dolomiti RSS

Naviga nel BLOZ

  • Cerca nel BLOZ con Google
  • Etichette (elenco di tutte le voci)
  • Tutti gli articoli ordinati per data
  • Ultimi 10 articoli per ogni argomento

Pagine

  • BLOZ – Mappa del sito
  • Consigli per la navigazione
  • Elenco delibere comunali
  • Info sul blog
  • Programmi elettorali e bol-com

Etichette - Tag

  • Qui l'elenco completo dei tag usati

Links

  • Antichi Sentieri
  • Danilo De Martin (sito)
  • Dolomitiche
  • Flickr
  • Google+
  • Parco della Memoria
  • PhotoLoz
  • Youtube
logo provincia di belluno
banner della pagina facebook del BLOZ
Tweets di @blozdicadore
Privacy Policy
© BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti 2025
Powered by WordPress • Themify WordPress Themes