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PDL: tutti quelli che hanno fatto cadere la Provincia di Belluno

6 Febbraio 2012 Politica nostrana bastardos, bim, bim-gsp-buco-dell-acqua, provincial-politik, quelli-del-PDL, tra-le-righe

Quelli del PDL provinciale stanno cercando un cesso ooops! stanno per andare a congresso. Che quelli del PDL non fossero delle aquile ce n’eravamo accorti, ma che non fossero in grado di gestire il tesseramento, che non sapessero contare e validare le tessere come fa una qualunque bocciofila, questo NO, non l’avremmo sospettato. E invece succede, eccome se succede.

224 tessere sospese per un vizio di forma. Forse che queste 224 tessere hanno la forma di un babbeo? Ma che forma avrà un babbeo? Seguendo un certo sillogismo (se A è uguale a B e B è uguale a C …) non dovrebbe essere difficile giungere alla conclusione logica inerente i pidiellini.

Il Corriere delle Alpi … mi piace. Mi piace perché ci mette un po’ di pepe negli articoli che pubblica (ve la ricordate la mitica strigliata che ha dato ai sindakos qualche tempo addietro sulla vicenda Bim-Gsp?).

[…]L’elenco dei nomi evidenzia la presenza dell’area ex democristiana e della Lid, oltre a una forte rappresentanza del gruppo Bim: tutti quelli che hanno fatto cadere la Provincia.

Guardate che questo è un atto brutale, uno stupro delle coscienze, perfido proprio perché elegantissimo.

… oltre a una forte rappresentanza del

gruppo Bim: tutti quelli che hanno fatto cadere

la Provincia

Fra “quelli del PDL” c’è la “banda del Bim” (toh, sembra manchi Roccon: impresentabile?); fra “quelli del PDL” c’è la “banda di chi ha fatto cadere la Provincia“. Ghiri ancora in letargo o topi di fogna ? Fate voi.

A livello nazionale, “quelli del PDL” non se la passano meglio, il PDL è alle cozze (ma può essere che una santa alleanza di B. col trilaterale e bilderberghiano Monti possa tamponarne il tracollo. Dipenderà anche dai corsi azionari di Mediaset):

Sondaggi catastrofici. Guerra per bande tra correnti. Con Alfano sotto attacco e Berlusconi che si è defilato. Mentre cresce la freddezza con la Lega. Insomma, il partito è ai minimi storici. E presto potrebbe implodere.

 

PD: ti presento i miei … indagati

5 Febbraio 2012 Criticarium Itaglia basta-casta, bastardos, bersani, il-parlamiasma, quelli-del-PD, quelli-del-PDL

Oltre che al PDL, ce n’è anche per il cosiddetto PDmenoL. E mica per una questione di par condicio, è che la supposta moralità dei politici del PD è proprio e solo supposta. A febbraio 2011 il partito dei democratici era ancora alla ricerca di un leader che potesse iniziare a fare un minimo di opposizione (mica a pettinar le giraffe). A settembre 2011 il crollo nella fiducia nel governo misurato nei sondaggi non vedeva il manifestarsi di alcun vantaggio per il PDmenoL, che anzi perdeva ancora consensi. Sempre a settembre vi fu l’incontro a troi  di Vasto fra PD, SEL e Idv.

Nel frattempo siamo stati spettatori di alcune bersanate fra le quali «Su caso Penati pronto a querelare», che dimostrano se mai ce ne fosse stato il bisogno di che pasta è il PD quando gli vai, giornalisticamente, a pestare i piedi sulla “moralità”. Ad ottobre abbiam capito che razza di stretto inciucio ci fosse (c’è ancora) tra PDmenoL e PDpiùL. Recentemente è saltata fuori quella puttanata di campagna tesseramento con lo slogan “Ti presento i miei“.

E qui mi fermo, per suggerire un bell’articolo di Luca Telese sul FQ “Ti presento i miei, l’album di Bersani“. Non si parla della indovinatissima campagna pubblicitaria per il tesseramento, la si prende solo a pretesto, per presentare ciò che il PDmenoL è, anche e nonostante lo sforzo moraleggiante. E’ un partito come tutti gli altri. E che cavolo, chi è che ci ha mai creduto che fosse diverso?

L’illustrazione che accompagna l’articolo è geniale: “Tesseramento 2012: iscriviti anche tu … nel registro degli indagati“. Mi raccomando, vale veramente la pena di leggerlo per intero:

“Ti presento i miei”, dice Pier Luigi Bersani, ammiccante e sorridente dai manifesti, sui muri della campagna pubblicitaria del Pd. Ma forse, in queste ore, non si accorge che, per un grande segmento di opinione pubblica “i suoi”, cioè alcuni dei dirigenti più in vista del Pd sono anche una corposa pattuglia di indagati, condannati o addirittura patteggiati. [leggi tutto]

Foto: il Fatto Quotidiano

Quelli del PDL provinciale a congresso (sarebbe meglio provassero con il cesso)

5 Febbraio 2012 Criticarium, Politica nostrana analisi-politica, bim, bim-gsp-buco-dell-acqua, comune-unico, provincial-politik, quelli-del-PDL, sindakos

Ha ragione Beppe Grillo. Ma li avete visti quelli del PDL? A livello nazionale ve ne sono così tanti di indagati, tanto in Parlamento che nelle istutuzioni territoriali, che quelli del PDL già tagliano il traguardo mentre Mafia, Ndrangheta e Camorra sono ancora ai blocchi di partenza (tranne naturalmente i casi, peraltro frequenti, in cui le due entità non coincidano). Quando si tratta di delinquere sono più veloci dei neutrini della Gelmini.

I sondaggi danno il PDL al 22%, un crollo, una disfatta, una waterloo. Stanno precipitando come neanche riuscirebbe a fare un ferro da stiro lanciato da un aereo.

E a livello provinciale? Ve lo ricordate tutti no, il fu presidente del Bim-Gsp Roccon che, in adeguata compagnia sempre pidiellina, ha preso per mano l’ente e ha iniziato a scavare il famigerato buco dell’acqua da 77 milioni di euri al punto da renderne necessario il “commissariamento” con un triumvirato, ancorché feudo partitico del PDL per almeno 1/3?

E la viscida e criminale pugnalata che il PDL bellunese ha dato, proprio alla propria gente, sfiduciando il presidente Bottacin e consegnando la Provincia nelle mani di un commissario prefettizio?

C’è anche Piccoli, presidente PDL del Bim, quel Bim che per fortuna non ha grandi impegni operativi, altrimenti sarebbe potuto diventare una fotocopia del Gsp nonostante la pioggia di soldi che gli arriva addosso dai canoni idrici, Piccoli dicevo, dà già la Provincia per morta e stecchita, e si sta dando da fare per convincere la gente che la soluzione per amministrare il nostro territorio stia nelle Unioni (non si sa di cosa). Piccoli ha, naturalmente, diversi sindachetti che gli stanno scondinzolando dietro, tra questi il “vostro” sindaco Manfreda, anche lui impegnato nel sostenere le Unioni a danno dell’ente Provincia, l’unico quest’ultimo che può arginare lo strapotere della Pianura (Regione Veneto).

Be’, quelli del PDL si troveranno a congresso a Sedico per il rinnovo delle cariche. Io suggerirei loro una soluzione finale. E’ mia opinione squisitamente politica che quelli del PDL, dovrebbero dotarsi di un enorme cesso, una tazza di dimensioni adeguate e poi dovrebbero tuffarvicivisi. E come epilogo non potrebbero far altro che, tutti assieme, tirare la cordicella e sparire dai nostri occhi. Se non ce la dovessero fare, a tirare la cordicella, chiamassero pure, un caritatevole volontario si trova sempre. Capite anche voi che l’unica carica che è veramente indispensabile rinnovare è quella dello sciacquone.

Per inciso, visto che quelli del PDL il congresso lo fanno al … Palazzo dei Servizi, la faccenda del cesso appena descritta parte già con il piede giusto.

Foto: (Feroce mente)

Crosetto alla Zanzara: ‘Befera? Non è tanto a posto. Temo Equitalia. Non mi fido di alcune parti dello Stato’

4 Febbraio 2012 Criticarium Itaglia agenzia-entrate, equitalia, libertarian

Crosetto è del PDL, cioè fa parte delle muffe deambulanti, ma non è un quaquaraqua. Mi era piaciuto quando aveva definito un’ipotesi di intervento abbozzata da Tremonti come una “manovra da psichiatri“, sostanzialmente “schizofrenica”; mi era piaciuto molto meno quando l’ex responsabile dell’area economica di Forza Italia se ne era uscito con l’ipotesi di introdurre una “patrimoniale di solidarietà, che imponga ai cittadini l’acquisto di Btp“.

Intervistato alla Zanzara su Radio24 il Nostro così si pronuncia (il neretto è mio)

“Befera? Non è tanto a posto. Si è montato la testa per tutte queste interviste e comparsate tv. E dov’era negli anni scorsi quando non si faceva la lotta all’evasione?“. Lo diceGuido Crosetto, deputato del Pdl, che torna ad attaccare Equitalia e Attilio Befera alla Zanzara su Radio 24. “Befera – dice Crosetto alla Zanzara –  è stato messo lì per un patto tra Tremonti e Visco. Era lì anche quando la battaglia contro l’evasione non veniva fatta, aveva gli stessi poteri.

Ora dice che la politica gli ha impedito di fare quello che doveva? Facesse i nomi di chi gli ha dato ordini di non farlo”. Poi Crosetto torna sull’intervista rilasciata qualche giorno fa da Befera a Repubblica. “Poteva risparmiarsela – sostiene a Radio 24  – ma si è montato la testa con tutte queste interviste e comparaste televisive.

Chi ha il suo ruolo non fa così. E’ stato zitto per anni, come era giusto. Non è tanto a posto se non si rende conto che la posizione che ricopre gli impedisce di usare certe parole”. “Ha parlato di un partito che difende gli evasori – spiega Crosetto – mettendo tutti nel calderone, ma c’è chi difende i cittadini normali in difficoltà e chi difende gli evasori veri. Befera sa che ci sono critiche fondate e critiche che non lo sono.

Alcuni interessi che pratica sono in sostanza un reato, cioè l’usura. Invece lo fa Equitalia e parliamo di interesse dello Stato”. Crosetto fa un esempio: “Se devo 500 euro è giusto che paghi 550, non 1500. Questo è un abuso, mentre i grandi evasori riescono ad accordarsi con lo Stato, hanno grandi tributaristi, i piccoli no”. Poi rivela: “Certe cose su Equitalia non le dico a cuor leggero, so che quando parlo di Befera e denuncio gli abusi su migliaia di persone ci sono tutti i computer concentrati su di me, ma mi proteggo col mio comportamento. Non mi fido di alcune parti dello Stato“.

Crosetto, noi libertari non ci fidiamo di tutte le parti dello Stato, se poi lo Stato è quello italiano, a maggior ragione. Benvenuto, meglio tardi che mai.

lo sfruttamento idroelettrico in provincia di Belluno: fatti anche tu una turbinetta, è rinnovabile

4 Febbraio 2012 Ambiente, Cadore - Dolomiti, Politica nostrana acqua, bim, bim-gsp-buco-dell-acqua, centraline, sviluppo-montagna

La Regione Veneto mi manda un’email quando fanno qualcosa di interessante, dove elencano le varie decisioni prese classificandole per materia. MI fanno partecipe anche degli  avvisi di pubblicazione delle istanze avanzate dai vari enti riguardo, per esempio, all’uso idroelettrico. Ve ne sono sempre, ma questa volta sono proprio tanti.

A distanza di 30 anni dai vicini austriaci, che il micro sftuttamento idroelettrico lo fanno da quei tempi, e da qualche anno in meno rispetto ai sempre vicini altoatesini, anche il Veneto ha iniziato da qualche anno la corsa allo sfruttamento. Anche i nostri vicini hanno fatto (e sono i primi a riconoscerlo) grandi sbagli in questa “pazza” corsa allo sfruttamento idroelettrico in nome della mitica rinnovabilità. Sbagli che naturalmente stiamo ripetendo, ingigantiti, anche su suolo veneto-italico.

Atti corrispondenti agli Enti selezionati:

  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza della società C.T.S. Dolomiti Pio X per la derivazione d’acqua dal torrente Ru de Rossola in Comune di Borca di Cadore, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza in concorrenza presentata dalla società Skiarea Miaria S.r.l. in solido con la società San Lucano Idroelettrica S.r.l. per la derivazione d’acqua dal torrente Tegnas, nel comune di Taibon Agordino, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza del signor Andretta Luigi Pietro per la derivazione d’acqua dal torrente Ru delle Calchere in Comune di San Tomaso Agordino, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza della società Hydromont S.n.c. per la derivazione d’acqua dagli affluenti del torrente Ru di Valbona in Comune di Rocca Pietore, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza della società 3.0 Tecnologia e Rinnovabili Energie S.r.l. per la derivazione d’acqua dal torrente Maé in Comune di Zoldo Alto, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza in concorrenza della società Idroelettrica Alpina S.r.l. per derivazione d’acqua dal torrente Grisol nel Comune di Longarone, ad uso idroelettrico.
  • Ente: PROVINCIA DI BELLUNO — AVVISO (BUR N. 11 del 03/02/2012)
    Avviso di pubblicazione istanza della società Enalias S.r.l.u. per la derivazione d’acqua dal torrente Gavon in Comune di Falcade, ad uso idroelettrico.

Non si conta poi lo sforzo pionieristico degli intelligentoni del Bim. Tanto del Bim-Bim che del Bim-Gsp, naturalmente. Innovatori si nasce. Sfruttatori si diventa.

 

i sindaci non amano la Provincia di Belluno

3 Febbraio 2012 Autonomia, Cadore - Dolomiti, Politica nostrana belluno-autonoma, bim-gsp-buco-dell-acqua, comune-unico, provincial-politik, sindakos

I sindaci non amano la Provincia. Non la amano perché le competenze delle province toccano materie come manutenzione viaria e delle strutture scolastiche (semplifico) che interessano in parte minima la vita di un comune. I sindaci hanno dimostrato che quando si aggregano fanno il vuoto spinto, un vuoto che aspira tutto fino a creare il buco dell’acqua del Bim-Gsp, per fare un esempio che ormai si conosce dalle Alpi alle Piramidi.

Quando diventano sindaci, a parole ti dicono che pensano al bene della comunità: non è sempre vero. Il potere, per quanto piccolo, li affascina. Ne sono attratti come le mosche sulla carne in putrefazione. Quando scoprono che la carega riempie il loro orgoglio e colma questa loro sete di potere, per quanto miserrima, tutto il resto diventa relativo. Il loro cervello prende la forma della carega, le loro decisioni sono in funzione della carega.

Mica per tutti. C’è poi da dire che con una botticella all’asilo, un colpetto qui ed uno là, una inaugurazione, più inaugurazionuccole e un “siamo stati lungimiranti” la danno da bere. Non so a quanti (sempre troppi). Comunque la danno a bere.

I sindakos dipendono in buona parte dalla Regione Veneto: i sindaci sono galline chiuse nel pollaio regionale che ricevono il becchime dal padrone del pollaio. Chiuso. In questo momento c’è un “padrone dei padroni” che è lo Stato italiano. Paradossalmente questa situazione fa in modo che il padrone regionale, che non vede l’ora di tirare il collo a qualche gallina (comuni), se ne stia per ora tranquillo. Ma se la Regione Veneto acquisirà più potere, come è logico che sia (ed anche un bene per molti punti di vista), vedrete quanto tempo ci vorrà prima di vedere il pollaio imbiancato dalle piume. La “Pianura”, sappiatelo, è un rullo compressore. E’ per questo che il potere regionale deve essere controbilanciato da un potere che non può che essere quello della Provincia, e per noi della Provincia Autonoma di Belluno.

Magari si potesse fare un cantone alla Svizzera. Qui non si può, perché noi non siamo svizzeri. E il Cantone sarebbe solo uno stipendificio, una poltrona con su scritto Unione dei Comuni. Unione del Cazzo: sia chiaro che sono assolutamente a favore dell’aggregazione dei servizi, ci mancherebbe, qui sto parlando di centri di vera decisione politica, non amministrativa; per me un comune unico che comprenda tutto il Cadore, tale da rendere efficiente la macchina amministrativa mi va … da dio. Anche il Cantone del Cadore ha un senso, ma dentro lo scudo di una provincia autonoma, diversamente i lagunari … se lo papperebbero.

E allora vi dico: se un nostro sindaco non manifesta un concreto sostegno all’autonomia della Provincia, padrone di farlo, guardategli il culo. Probabilmente ha una forma a carega.

p.s. magari i sindaci, un giorno, riusciranno anche a volare (un tantino) …

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