BLOZ - il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti

Referendum del Comelico: senza quorum ma con tanto cuore

1 Aprile 2014 Autonomia, Politica nostrana belluno-autonoma, referendum-comunali, referendum-secessionisti

Questi i numeri: 2.416 gli aventi diritto al voto, 526 gli iscritti all’AIRE (anagrafe dei residenti all’estero) quindi 1.890 gli aventi diritto “reali”, 913 i votanti.  La percentuale dei votanti è stata quindi del 37,8% mentre, se rapportata agli aventi diritto “reali” (ciè senza la quota AIRE), del 48,3% (il sì ha avuto il 96,9% di preferenze).

Ho già avuto modo di dire che i comeliani di Comelico Superiore avevano già vinto solo per l’essere riusciti a organizzare la raccolta firme e la conseguente celebrazione del referendum, permettendo così alla gente di potersi esprimere. Che poi quasi metà degli elettori si siano recati alle urne ed abbiano votato SI mi appare davvero un risultato storico.

Se pensiamo che alla nostra gente “semplice” basta sussurrare “non vorrai mica farti comandare dai todesche” per instillare dubbi di portata esistenziale, vuol dire che tanto sempliciotti non lo siamo più, perlomeno una larga fetta dell’elettorato. Che sia storico e che il Comelico c’abbia messo il cuore – nonostante non abbia raggiunto il quorum – lo vedrete quando lo si confronterà con l’esito del referendum che si terrà ad Auronzo di Cadore, altra terra di frontiera ma ancora “troppo opulenta” per guardare oltre la punta del proprio naso.

Fare confronti con quello di Pieve sembrerebbe … inopportuno: lì c’era un sindaco a favore, anche se nell’ossimorica modalità “secessionsta ma senza rompere l’unità del Cadore“, ma con la gente mal informata o mal disposta o chissà che altro, ed è finita al 20%; qui c’è stato il sindaco contro ma, allo stesso tempo,  pronto col cappello in mano ad incassare i fondi Brancher, eredità dalla quale i comuni confinanti – come Comelico Superiore – possono trarre beneficio in virtù dei referendum già svolti e vinti in passato (vedi alla voce fare i froci con il culo degli altri), con la gente “più realista” e determinata ed è finita al 37,8% (come visto, al 48,3% se non si considerano gli iscritti all’AIRE).

Direi che tutto quello che è successo e le implicazioni che potrà avere in futuro, in particolare se una forza politica si affaccerà finalmente come tale tra le fronde degli abeti, si può condensare in questo aforisma di James Joyce:

Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora.

 

mi ritorna in mente… (rimembranze sul MultiPhysics Lab di Vallesella di Cadore)

31 Marzo 2014 Politica nostrana cadoriadi, comunità-montana, local-politik, montagna-in-crisi, multiphysicslab, politiche-cadorine, sviluppo-montagna, tra-le-righe

MultiPhysics Lab…

Dicembre 2009 inaugurazione. Dicembre 2011 chiusura.

(è un effetto secondario della sopraggiunta balneazione del lago; si lo so che l’avevo già proposto ‘sto filmato in Multiphysicslab di Vallesella di Cadore: i bei tempi che furono; è che stanotte ho fatto un sogno: li ho rivisti tutti, uno per uno, li ho sentiti mentre parlavano. E poi in seguito ho visto anche le facce dei sindaci della comunità montana, bianche, quasi cadaveriche, attonite. E alla fine ho udito una voce, come fosse un messia, che mi diceva “tira fuori quel video al più presto e ripubblicalo, questo è quello che devi fare”. E così ho fatto. E ora temo che quella voce si ripresenti ancora …)

andamento delle presenze turistiche in Cadore, STL Dolomiti e altre ripartizioni montane del Veneto dal 2000 al 2013

30 Marzo 2014 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni dati-provincia-belluno, turismo-cadorino, turismo-cadorino-analisi

Nella valutazione dell’andamento delle presenze turistiche dal 2000 preso come anno base mancava la comparazione tra le ripartizioni montane generali del Veneto e alcune altre del Cadore. Come si è già visto, ogni ripartizione montana evidenzia un trend negativo (mentre il Veneto nel suo insieme registra un +12,7% anche se al secondo anno di calo) nel quale la ripartizione provincia di Belluno risulta “la migliore” con un calo progressivo che si ferma nel 2013 a -21,1%; segue il STL Dolomiti con -23,7% ed il Comprensorio Montagna Veneta con -26,3%; il Cadore con Cortina (CC+CO+VB) segna un -28,2% mentre il Cadore Turistico (cioè senza Cortina) subisce un calo del -40,7%, appena più contenuto per il Centro Cadore con -37,5%.

Nella seconda rappresentazione vengono proposti gli stessi dati con l’inclusione di Auronzo di Cadore e Cortina d’Ampezzo: si nota che per la Regina delle Dolomiti il calo è più smorzato (-13,9%) ed anche Auronzo con -20,5% tiene di più rispetto al tonfo colossale del resto del Centro Cadore e del Cadore Turistico.

Differenze % nelle presenze turistiche totali di ogni singolo anno dal 2000 preso come anno base in varie ripartizioni montane del Veneto

Differenze % nelle presenze turistiche totali di ogni singolo anno dal 2000 preso come anno base in varie ripartizioni montane del Veneto (comprensive di Auronzo e Cortina)

a Lozzo di Cadore una lista in fase di concepimento ‘vicina’ al BLOZ

29 Marzo 2014 Botanico Palazzo blozzando, cronache-lozzesi, scripta-manent

Io voglio bene a Vittore Doro. Gliene voglio perché 35 anni fa circa mi trasse d’impaccio da una situazione imbarazzante. A quel tempo io ero uno dei rappresentanti degli studenti nell’ambaradan dei Decreti Delegati mentre Vittore era uno dei rappresentanti dei genitori (suppongo). Il gruppo di cui io e Vittore “facevamo parte” era formato da progressisti che si opponevano alla presenza tentacolare, anche nella scuola, della balena bianca, della DC.

Fra i genitori della balena bianca c’erano due imprenditori di punta di Domegge. Succedeva che quando questi due parlavano io non capivo una fava di quello che dicevano al punto che, per un po’, credetti di essere lo scemo del villaggio. Fino al momento in cui non espressi queste mie perplessità – giovane ed ingenuo studente – proprio a Vittore, che risolse il mio cruccio con queste parole: “non capisci un cazzo di quello che dicono perché non stanno dicendo un cazzo“. Per me fu davvero illuminante. Da allora ci siamo rivisti solo in brevi e fugaci circostanze e non credo che Doro si ricordi di questo piccolo episodio.

Per questo motivo “lo perdono” quando (ieri ha scritto un pezzo per il Corriere delle Alpi) mi mette il paese a metà strada tra quattro attività (“Lozzo è sempre stato un paese a metà strada tra l’agricoltura, la selvicoltura, l’industria e il turismo“) creando così una singolarità topografica la cui soluzione porta “al centro” della croce di S. Andrea. Lo perdono quando si riferisce alle scuole del paese “ben tenute e tra le più moderne del Cadore” essendo state costruite, le elementari, nel ventennio (ed inaugurate, forse, nel 1931; però è vero che sul retro dell’edificio c’hanno fatto una via di fuga vetrata in stile Pompidou). Lo perdono anche quando mi storpia (“refusandolo”) il nome di Pian dei Buoi in Pian dei Bui.

Ma mi è difficile “perdonarlo” quando, sullo stesso articolo, dopo aver frugato furtivamente, frettolosamente e probabilmente nottetempo fra i commenti del BLOZ – con tutta evidenza leggendo la sequela di commenti all’articolo-presagio di Cagliostro SI CHIUDE UN DECENNIO!!! SI VA VERSO IL VENTENNIO? -, mi tira fuori ‘ste storie qua:

[…] Nei bar e in piazza, fino alla notte scorsa circolava la voce di una possibile lista vicina al blog di satira politica e d’informazione “Zeloz“, che in più occasioni ha criticato l’Amministrazione uscente, ma che ancora non ha preso una decisione definitiva. Da ciò che si legge sul blog, emerge come possibile candidato sindaco Attilio Bianchi. Ma, come per la maggioranza uscente, anche per questi possibili candidati siamo ancora a livello di pour parler;

Capite? Ci sarebbe una lista in fase di concepimento “vicina” al blog di cui sono titolare (una specie di emanazione del blog), con Attilio Bianchi come possibile candidato e …

… e io non ne saprei niente?

Perché niente so al riguardo! Siamo di fronte a una sorta di partenogenesi? O più filosoficamente a una eterogenesi dei fini (cosa riassumibile nel concetto: «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali»)?

E poi: sarà anche solo pourparler, ma, stracazzo, il mio blog è BLOZ – puro spirito – e non “Zeloz“.

Ma non è finita. Scrive Vittore che questo mio blog “di satira politica e d’informazione” – il BLOZ –  “in più occasioni ha criticato l’Amministrazione uscente“.

No, no, no. Qui non ci siamo proprio.

E’ vero, ogni tanto mi interesso anche di località (cose che succedono localmente). Ma va chiarito che criticare (anche se “in più occasioni”) non è verbo che definisca compiutamente ciò che penso dell’attività politico-amministrativa dell’amministrazione Manfreda. C’è un solo numero che la qualifica e l’ho espresso già altre volte nei miei commenti

610: sei uno zero!

Cambiando registro linguistico potrei dire, con lo stesso intendimento, sempre in riferimento all’attività politico-amministrativa svolta, che

è più inutile della data di scadenza sulla nutella!

Ecco, capite bene che criticare era un po’ troppo generico. Ma adesso abbiamo fatto chiarezza, anche grazie a Vittore Doro e alla sua (un pochino troppo) fervida fantasia. Comunque, mai dire mai.

(per Attilio resta valido il mio consiglio di qualche giorno fa:  “Puoi anche tentare di spiegare la fisica delle particelle ad un aborigeno, ma alla fine crederà comunque allo stregone.“)

inutilenutella

(immagine: mejo ride che piagne)

 

confronto tra le presenze turistiche nelle province e in alcuni comparti montani del Veneto

29 Marzo 2014 Cadore - Dolomiti, Turismo e dintorni dati-provincia-belluno, turismo-cadorino, turismo-cadorino-analisi

Qualcuno mi aveva fatto notare che un grafico a colonna avrebbe reso maggiormente evidente la drammaticità espressa dai dati della distribuzione delle presenze turistiche fra le province del Veneto e qualche giorno fa ho provveduto. Per esaltare ulteriormente le differenze – perché bisogna pur sapere “dove siamo” e “da dove veniamo” per capire “dove andremo” – pubblico ora lo stesso grafico integrando le presenze turistiche di ogni provincia con quelle degli altri comparti che più ci interessano. Faccio notare, per quanto sia banalmente evidente, che la sola provincia di Venezia totalizza il 55% di tutte le presenze del Veneto e le prime due, Venezia e Verona, assieme fanno il 78%, diciamo l’80% delle presenze regionali.

Mentre l’intera provincia di Belluno vale il 6,5% di tutte le presenze, il comprensorio Montagna Veneta conta per un 7,4% mentre al settore turistico locale (STL) Dolomiti spetta il 5,2%; il Cadore comprensivo di Cortina d’Ampezzo giunge al 3,0%; Cortina d’Ampezzo da sola si accaparra l’1,7%; il Cadore Turistico, ossia senza Cortina, conta per l’1,3% mentre il Centro Cadore arriva allo 0,7% ed Auronzo di Cadore allo 0,5%.

Peso % delle presenze turistiche nelle province e in alcuni comparti turistici del Veneto rapportate al totale regionale - anno 2013

Grafico del peso % delle presenze turistiche nelle province e in alcuni comparti turistici del Veneto rapportate al totale regionale - anno 2013

Referendum del Comelico: Nani, Toni e Bepi e … Gian Candido De Martin

29 Marzo 2014 Autonomia, Cadore - Dolomiti, Politica nostrana belluno-autonoma, perle-dialettiche, referendum-comunali, referendum-secessionisti

Tutti hanno diritto alla loro opinione, anche le mummie. Gian Candido De Martin dice la sua sul referendum del Comelico e trova un bel posto in prima fila (ma guarda!) sul Corriere delle Alpi (28 marzo in Cadore-Comelico p. 33). Non è d’accordo sul referendum perché non porta da nessuna parte. Evidenzia la contraddizione del BARD perché chiede una provincia autonoma ma al tempo stesso sostiene il referendum (se è duro di comprendonio non è colpa nostra: deve essere uno dei pochi che non ha capito che le due cose sono, allo stato, due facce della stessa medaglia). Poi dice che bisogna muoversi in maniera unitaria bla bla bla, che l’art. 15 e il ddl Delrio risolveranno i nostri problemi e così spero sia di voi amen.

Riguardo all’agire in modo unitario l’ex magnifico dovrebbe volgere il pensiero al fatto che con Auronzo, il cui consiglio comunale ha votato all’unanimità l’ammissione del quesito referendario, tutti i comuni di confine hanno celebrato o si apprestano a celebrare il referendum per passare in Trentino Alto Adige: più unitari di così … 🙂

Dirò di più:

I comeliani di Comelico Superiore hanno già vinto. Solo per aver dato la possibilità alla gente di votare e manifestare – chi lo vorrà fare – il proprio enorme disagio (chiamiamolo ancora disagio, per ora).

E un’altra cosa:

Hanno fatto di più per la loro terra Nani, Toni e Bepi in quest’ultimo anno, che i vari gian candidi nei cinquant’anni che ci lasciamo alle spalle. C’è puzza di naftalina in giro: chi può apra le finestre che abbiam bisogno d’aria nuova.

 

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